Coronavirus, sospeso l’accesso dai medici di base e nelle guardie mediche: ecco le regole
di Redazione | 19/03/2020 | ATTUALITÀ
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L'accesso potrà avvenire solo previo contatto telefonico
L’emergenza Coronavirus cambia anche le modalità di fruizione degli studi dei medici di base, dei pediatri e dei presidi di guardia medica. L’Azienda sanitaria provinciale di Messina ha infatti diramato nuove direttive per la regolamentazione della medicina del territorio, rendendo note le nuove regole che i pazienti dovranno seguire qualora abbiano necessità di consultare il proprio medico. Ciò al fine di mettere in atto ogni utile misura necessaria al contrasto e al contenimento, sull’intero territorio di competenza aziendale, del diffondersi del virus Covid 19 – si legge nella nota inviata ai Distretti sanitari – e di ridurre la mobilità degli assistiti sul territorio comunale e provinciale, nonché gli assembramenti negli ambulatori di assistenza primaria (medici di medicina generale, pediatri libera scelta e guardia medica) ritenuti, quest’ultimi, occasione favorente il rischio di trasmissione del contagio da Coronavirus”. Dunque è stato ritenuto indispensabile regolamentare le attività ambulatoriali dei medici di assistenza primaria, pediatri di libera scelta e presidi di continuità assistenziale (guardia medica) in questo modo: viene sospeso il libero accesso degli assistiti negli ambulatori dei medici di medicina generale, dei pediatri libera scelta e nelle guardie mediche con decorrenza immediata e fino al persistere dell’attuale stato di emergenza; l’accesso agli ambulatori sarà consentito solo per i casi indifferibili, esclusivamente previo contatto telefonico con il medico di base; si dovrà assolutamente evitare la presenza contemporanea di più persone, accompagnatore compreso, negli ambulatori ed in ogni caso garantire la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro; i pazienti con sintomatologia ascrivibile all’infezione da Coronavirus (febbre-tosse-difficoltà respiratoria-dispnea) non potranno accedere direttamente agli ambulatori ma dovranno obbligatoriamente effettuare un preventivo triage telefonico con il medico di base. “Si confida nel collaudato senso di responsabilità di tutta l’utenza allo scopo di proteggere tutta la popolazione – conclude l’Asp – ed in particolare preservare lo stato di salute dei pazienti anziani, affetti da multi patologie croniche, notoriamente più esposti al rischio del contagio. Contestualmente si ridurrà la possibilità di diffusione del virus Covid-19 tra il personale medico addetto all’assistenza primaria, che rappresenta il primo, indispensabile ed insostituibile baluardo alla lotta della trasmissione dell’infezione virale”.