Corruzione nel Catanese, arrestato anche il progettista del Pug di Santa Teresa di Riva
di Andrea Rifatto | 20/04/2024 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 20/04/2024 | ATTUALITÀ
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Di Loreto in municipio a Santa Teresa
C’è anche il professionista incaricato meno di quattro mesi per delineare lo sviluppo urbanistico di Santa Teresa di Riva tra i coinvolti nell’operazione “Pandora” della Procura distrettuale della Repubblica di Catania, che mercoledì mattina ha portato all’esecuzione di 11 misure cautelari nei confronti di esponenti politici (tra cui il vicepresidente della Regione Luca Sammartino), funzionari comunali ed imprenditori gravemente indiziati a vario titolo di scambio elettorale politico-mafioso, estorsione aggravata dal metodo mafioso, corruzione aggravata per atto contrario ai doveri d’ufficio, istigazione alla corruzione e turbata libertà degli incanti. Tra i sei arrestati, infatti, compare anche l’ing. Paolo Di Loreto, 71 anni, professionista catanese che lo scorso 29 dicembre ha ricevuto l’incarico dal Comune jonico per la redazione del nuovo Piano urbanistico generale, che dovrà mandare in soffitta il vecchio Programma di Fabbricazione del 1979. Le attività investigative dei Carabinieri hanno esplorato le dinamiche interne al Comune di Tremestieri Etneo ed è emersa una dettagliata pianificazione di numerose corruttele, che avrebbero visto nei dirigenti della Direzione Lavori pubblici e della Direzione Pianificazione del Territorio-Urbanistica, oltreché nel referente locale del clan mafioso Santapaola-Ercolano e in un architetto all’epoca dei fatti consulente del sindaco a titolo gratuito, i funzionari corrotti che avrebbero ricevuto denaro e altre varie utilità, “quasi sempre grazie alla costante e ‘professionale’ attività di intermediazione dell’ing. Paolo Di Loreto - scrive la Procura etnea - per concedere permessi e assegnare lavori agli imprenditori amici”. A Santa Teresa di Riva il professionista, oggi ai domiciliari, ha ricevuto l’incarico con affidamento diretto per un compenso di 75mila 322 euro oltre Iva e oneri riflessi, per un impegno complessivo di 95mila 569 euro sul bilancio comunale e ha partecipato a diversi incontri (fino alle settimane scorse) in municipio con gli amministratori e gli altri tecnici interessati alla redazione del Pug. L’attività svolta dall’ingegnere Di Loreto nella cittadina jonica non ha collegamenti con quanto contestato nell’inchiesta “Pandora” ma l’indagine in cui è coinvolto potrebbe avere conseguenze sull’incarico. Il Comune di Agrigento, dove lo stesso tecnico catanese ricopriva il ruolo di consulente specialistico nell’ambito della pianificazione territoriale urbanistica, appresa la notizia dell’arresto gli ha revocato l’incarico con decorrenza immediata.