Giovedì 21 Novembre 2024
Suggerita la ricerca di altre soluzioni. Cittadini divisi sulla decisione del sindaco


“Così andiamo indietro”: petizione online per salvare la pista ciclabile di Furci

di Redazione | 24/09/2015 | ATTUALITÀ

3178 Lettori unici | Commenti 2

Dal 1° ottobre sparirà la pista sul lungomare

L’istituzione del doppio senso di marcia sul lungomare di Furci Siculo con l’eliminazione della pista ciclabile ha suscitato reazioni diverse in paese. La soluzione adottata dal sindaco Sebastiano Foti è stata accolta favorevolmente da quanti ritengono sia la scelta più giusta per snellire il traffico sulla via IV Novembre e giudicano inoltre pericoloso il percorso riservato ai ciclisti sulla litoranea. “Vivendola tutti i giorni da ciclista e avendo a che fare con idioti incalliti che la usavano come marciapiede o semplice parcheggio é meglio così, ottimo lavoro dell'Amministrazione” scrive Simon. “Era talmente pericolosa che forse è meglio così... le soluzioni vanno cercate diversamente” il parere di Agnese. Di pensiero opposto quanti invece sono rimasti sorpresi dalla decisione: “Sto tornando in questo momento da Monaco di Baviera – commenta Giancarlo – e rimango stupito come ancora si debba ragionare in questo modo nel 2015. Le energie alternative, il senso del valore ecologico, dove sono finiti?”. “Non occorre uscire dall'Italia per trovare piste ciclabili e isole pedonali che funzionano – aggiunge Sabrina – sono catanese e abito a Firenze, qui le piste ciclabili esistono funzionano e le usano tutti”.

Intanto sul web è stata lanciata la petizione “Riportiamo la pista ciclabile a Furci Siculo”, promossa dalla furcese Cristina Maccarrone, che vive e lavora a Milano. “È notizia di questi giorni che dall'1 ottobre il lungomare di Furci Siculo (un paese affacciato sul mare tra Messina e Taormina), da via a senso unico con tanto di pista ciclabile, diventerà a doppio senso e non ci sarà più la corsia destinata ai ciclisti. I motivi? Pare per decongestionare il traffico sulla Statale 114 – scrive Cristina. Peccato che:
- i ciclisti aumentano e tante sono le persone che scelgono la bici come mezzo di locomozione. Secondo un'indagine del 2013 gli Italiani sono 14 milioni. E noi che facciamo? Andiamo indietro? http://www.greenstyle.it/bici-boom-in-italia-al-via-revisione-codice-della-strada-53143.html

- Furci Siculo era finora l'unico paese della riviera ad avere una pista ciclabile (eccezion fatta per una parte di Santa Teresa di Riva). Furci doveva fare da traino agli altri affinché si dotassero di piste ciclabili non il contrario;

- andare in bici vuol dire rispettare l'ambiente e far sì che non si respirino i gas tossici dell'auto. Oltre che contribuire ad avere una qualità dell'aria elevata in un paese di un chilometro di lunghezza dove si può anche fare a meno della macchina;

- ci sono città come Milano in cui crescono i servizi di condivisione della bici e si pensa anche a servizi per i più piccoli e Furci va indietro;

- ripristinare il doppio senso non garantisce maggiore sicurezza per i cittadini;

- i turisti che vengono a Furci e che sono soliti usare la bicicletta non avranno nessun percorso ciclabile. Stiamo favorendo il turismo così?"

La petizione punta dunque a far capire all'Amministrazione comunale che la pista ciclabile per Furci è necessaria e che piuttosto si possono immaginare altre soluzioni per ovviare al problema del traffico senza per questo togliere qualcosa di bello al paese. Per firmare la petizione basta collegarsi al seguente link: http://firmiamo.it/riportiamo-la-pista-ciclabile-a-furci-siculo

Più informazioni: lungomare furci  


COMMENTI

IVAN | il 24/09/2015 alle 10:40:53

SI AL DOPPIO SENSO.BRAVO FOTI ET COMPANY

Giuseppe | il 25/09/2015 alle 08:37:01

Il tappo furcese, si crea in pochi metri dove la via IV Novembre più stretta, si poteva pensare a divieti di sosta e telecamere, per non lasciare impunita alcuna infrazione e bypassare il fattore umano, che nei piccoli centri è spesso preponderante (fai la multa a tuo cugino??). Ed è anche tempo di rivedere il trasporto locale tra questi piccoli centri, che, ricordo, hanno tutti problemi di congestione stradale. Un vero bus navetta, ad esempio, con corse ogni 30 minuti nelle ore di punta, che collegasse capo con capo del nostro comprensorio, avrebbe giovato tanto. Invece no! Punendo cosi anche i commercianti che negli anni hanno dislocato i loro negozi su questo passaggio obbligato. Cosi si rende Furci un anonimo paese di passaggio!

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