Covid, guerra ed errori in progetto: traguardo più lontano per il nuovo Liceo di S. Teresa
di Andrea Rifatto | 09/09/2022 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 09/09/2022 | ATTUALITÀ
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Le strutture fin qui realizzate
Secondo i piani dovevano concludersi il 17 marzo di quest’anno, poi il 16 giugno, ma basta passare davanti al cantiere per rendersi conto del loro stato. Sono fortemente in ritardo i lavori di costruzione del nuovo Liceo Scientifico di Santa Teresa di Riva, avviati a novembre 2020 grazie al finanziamento da 6,3 milioni di euro del Ministero della Pubblica Istruzione. Già condizionate dalla pandemia e sospese per oltre tre mesi ad inizio 2021, le opere sono attualmente ferme, dopo la costruzione delle fondazioni e dei pilastri del piano terra, anche perchè ulteriori ritardi sono stati causati da errori progettuali e dall’aumento dei costi delle materie prime, anche a causa della guerra in Ucraina. Ora la Città metropolitana di Messina ha approvato una perizia di variante suppletiva presentata nel giugno 2021 dal direttore dei lavori, l’architetto Domenico Calarco, autorizzando anche revisioni e compensazioni dei prezzi e riconoscendo all’impresa esecutrice, la “Urania Costruzioni” di Messina, dei ristori per fronteggiare gli aumenti eccezionali dei prezzi dei materiali, grazie al “Decreto Aiuti” del Governo. Ai 540 giorni previsti nel cronoprogramma iniziale per completare i lavori, però, adesso ne sono stati aggiunti altri 395, pari a 13 mesi: dunque la realizzazione del nuovo edificio scolastico giungerà al termine non prima di ottobre 2023. La perizia approvata dall’ingegnere Giacomo Russo della Città metropolitana, responsabile unico del procedimento, prevede un incremento dei lavori per 68mila 076 euro (1,46%) e il nuovo importo contrattuale è adesso di 3 milioni 595mila 220 euro, comprensivo degli oneri di sicurezza pari a 101mila 718 euro, oltre a 1 milione 409mila 138 euro per somme a disposizione dell’Amministrazione, per un importo complessivo di 5 milioni 004mila 358 euro, con 1 milione 295mila 641 euro di economie. La variante non ha comportato l’impegno di ulteriori risorse rispetto al finanziamento concesso, visto che è stato rimodulato il quadro economico mediante l’utilizzo degli imprevisti e di economie di altre somme a disposizione. I ritardi sono stati causati anche dal mancato allineamento di dettaglio, seppur con il parere positivo del Genio civile, tra gli elaborati architettonici e gli esecutivi delle carpenterie e gli elaborati del calcolo statico delle strutture, in particolare nelle fondazioni e nei giunti tra i corpi di fabbrica dell’edificio: dunque a seguito di un confronto con il collaudatore statico dei lavori, è stato necessario rielaborare i calcoli. Nella rielaborazione, in attesa della nuova approvazione del Genio civile, oltre all’adeguamento alla normativa si sono sviluppate nuove soluzioni per il miglioramento della funzionalità del fabbricato, soprattutto in tema di risparmio energetico. Alla luce della revisione strutturale, infatti, si è palesata anche l’opportunità di adottare nuove soluzioni costruttive: l’edificio scolastico, secondo il progetto originario, avrebbe avuto un elevato dispendio energetico e una grossa quantità di emissioni e nella variante si è considerato di perseguire come obiettivo uno sviluppo sostenibile dell’immobile, rivedendo alcune scelte progettuali per renderlo ad elevata efficienza e ridurre il suo fabbisogno energetico.