Covid-19, in Sicilia obbligo di mascherina all'aperto: nuova ordinanza di Musumeci
di Redazione | 01/12/2021 | ATTUALITÀ
di Redazione | 01/12/2021 | ATTUALITÀ
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Nuove misure in vigore fino a fine anno
Arriva una nuova stretta in Sicilia con l’introduzione di ulteriori misure di prevenzione antiCovid per contrastare la diffusione del virus, anche nella variante comunemente nota come "Omicron", in vista delle prossime festività natalizie. A prevederle è l’ultima ordinanza adottata oggi dal presidente della Regione Nello Musumeci, in vigore dal 2 al 31 dicembre, dopo la relazione con la quale l’Assessorato alla Salute ha rappresentato la necessità di implementare “ulteriori misure di prevenzione del contagio e l’aggiornamento delle ordinanze di protezione civile. Il provvedimento prevede l’obbligo di mascherina all’aperto per chi ha compiuto 12 anni, nuove misure restrittive per chi arriva in Sicilia da Egitto, Turchia, Israele e Sudafrica e un’ultima verifica con tampone molecolare per i migranti che sbarcano nell’Isola. Ecco tutte le novità. Uso della mascherina Obbligo di tampone Rafforzamento dei controlli all’ingresso dell’Isola Migranti Laboratori per il sequenziamento delle varianti
È fatto obbligo a ogni cittadino al di sopra dei 12 anni di indossare la mascherina nei luoghi pubblici e aperti al pubblico. Le autorità competenti al mantenimento dell’ordine pubblico provvedono a garantire il rispetto delle prescrizioni, anche mediante azioni mirate di controllo e con la irrogazione delle sanzioni previste dalla legge.
Dovranno sottoporsi all’esame, nei porti e aeroporti siciliani, anche i viaggiatori che arrivano dalla Repubblica del Sudafrica, dal Botswana, da Hong Kong, dallo Stato di Israele, dalla Repubblica Araba di Egitto e dalla Repubblica di Turchia, compresi tutti coloro che abbiano soggiornato e/o transitato in questi stati nei 14 giorni precedenti all’arrivo nel territorio siciliano. Attualmente il controllo è già previsto per chi proviene, o vi abbia transitato nei 14 giorni precedenti, da Germania, Regno Unito, Usa, Malta, Portogallo, Spagna, Francia, Grecia e Paesi Bassi.
Al fine di garantire la piena effettività delle misure di controllo, anche nell’imminenza dei rientri nell’Isola legati al periodo delle festività natalizie, le società di gestione degli aeroporti siciliani, di concerto con le Azienda sanitaria provinciali, valutano l’individuazione di ulteriori spazi infra-aeroportuali destinati alle attività di sorveglianza e adeguati ad accogliere un numero crescente di passeggeri. Tutti i passeggeri che arrivano negli aeroporti siciliani, quando provenienti dai Paesi per i quali non è previsto con ordinanza ministeriale o regionale il tampone obbligatorio all’arrivo, possono richiedere di essere sottoposti al test a titolo gratuito direttamente presso lo scalo. Le stesse misure si applicano agli arrivi presso gli scali portuali, per i quali sarà cura delle Azienda sanitarie provinciali prendere contatto con le competenti autorità portuali. I soggetti giunti in Sicilia nei dieci giorni precedenti all'entrata in vigore dell'ordinanza devono contattare il Dipartimento di prevenzione dell'Asp territorialmente competente e il proprio medico di Medicina generale per essere sottoposti a tampone molecolare.
I migranti che raggiungono il territorio della regione per i quali si procede all’obbligo di quarantena e al test rinofaringeo con tampone antigienico sono sottoposti al termine della quarantena al tampone molecolare invece di quello antigienico
Alla luce del progressivo e necessario aumento delle attività di sequenziamento delle varianti del virus Sars-Cov2 e, pertanto, della assoluta necessità di monitorare i dati di laboratorio al fine di attuare un’adeguata sorveglianza epidemiologica, il Dipartimento per la Pianificazione strategica e il Dipartimento per le Attività sanitarie ed Osservatorio epidemiologico dell’Assessorato regionale della Salute, ciascuno nell’ambito delle proprie competenze, provvedono alla ricognizione di tutti i laboratori attivi in grado di procedere al sequenziamento delle varianti e che operano nel territorio regionale e ne coordinato le attività, con il fine di aumentare progressivamente il numero dei tampono sequenziati, garantendo gli stessi livelli e le stesse performance in tutte le provincie dell’Isola.