Covid, la Sicilia torna in zona gialla: ecco cosa cambia e cosa si potrà fare - VIDEO
di Redazione | 12/02/2021 | ATTUALITÀ
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Il governatore Nello Musumeci
Da lunedì mattina la Sicilia sarà zona gialla. Il presidente della Regione, Nello Musumeci, ha firmato questa sera l’ordinanza che recepisce le disposizioni nazionali e, dopo tanti sacrifici, individua un livello regionale di rischio “basso”. “Siamo la Regione con l’indice Rt più basso d’Italia - esordisce il governatore - in vista della decisione di oggi ho scritto al ministro della Salute per chiedere di anticipare la misura della ‘zona gialla’ alla domenica, per restituire un po’ di respiro in più ai ristoratori che in queste settimane sono rimasti chiusi. Il ministro mi ha informato di non poter accedere alla nostra richiesta e la legge, purtroppo, consente solo ordinanze regionali che prevedano maggiori chiusure e non il contrario. Da lunedì, tuttavia, si parte e avvieremo subito un confronto con il nuovo governo, anzitutto per dare certezze dei ristori agli operatori economici e per definire i nuovi protocolli sulle aperture delle attività ancora non consentite. Vogliamo riprendere a vivere, ma dobbiamo farlo con prudenza e senza tornare indietro”. A confermare il giallo è il report settimanale della cabina di regia dell'Istituto superiore di sanità, che segna per l'Isola un indice di trasmissione del contagio (Rt) pari a 0,66 (con intervallo inferiore a 0,63 e superiore a 0,69). Il passaggio di fascia scatterà dalla mezzanotte fra domenica e lunedì. Il cambiamento più significativo rispetto alla zona arancione riguarda gli spostamenti tra comuni e la riapertura fino alle 18 dei ristoranti. Ecco cosa si può fare. Spostamenti Visite a parenti o amici Bar e ristoranti Attività commerciali al dettaglio e centri commerciali Cultura Attività motoria o sportiva
Ci si può spostare tra le 5 e le 22, all'interno della regione. Gli spostamenti verso altre regioni sono consentiti esclusivamente per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. Resta in vigore anche il coprifuoco: dalle 22 alle 5 ci si può muovere da casa solo per esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.
È consentito, una sola volta al giorno, spostarsi verso un'altra abitazione privata tra le ore 5 e le 22, ad un massimo di due persone, oltre a quelle già conviventi nell'abitazione di destinazione. La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni e le persone disabili o non autosufficienti che convivono con loro.
È possibile consumare cibi e bevande all'interno dei bar, dei ristoranti e delle altre attività di ristorazione dalle 5 alle 18. Negli stessi orari è consentita senza restrizioni la vendita con asporto di cibi e bevande. La vendita con asporto è possibile anche dalle 18 alle 22, ma è vietata in questa fascia oraria agli esercenti che svolgono come attività prevalente quella di bar senza cucina o commercio al dettaglio di bevande. La consegna a domicilio è consentita senza limiti di orario.
Nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all'interno dei centri commerciali e dei mercati, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole. Vanno comunque rispettate le norme sul distanziamento, sugli ingressi scaglionati e sulla sosta nei locali solo per il tempo necessario all'acquisto dei beni.
Riaprono i musei dal lunedì al venerdì, con esclusione dei giorni festivi, con ingressi contingentati e nel rispetto delle misure anti-Covid. Alle stesse condizioni sono aperte al pubblico anche le mostre.
È possibile praticare l'attività venatoria. rimanendo sempre all'interno della propria Regione o Provincia autonoma. Le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere e centri termali sono sospese, fatta eccezione per l'erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza per le attività riabilitative o terapeutiche e per gli allenamenti degli atleti, professionisti e non professionisti, che devono partecipare a competizioni ed eventi riconosciuti di rilevanza nazionale con provvedimento del Coni o del Cip. È consentito recarsi presso centri e circoli sportivi, per svolgere esclusivamente all'aperto l'attività sportiva di base, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento.