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Criticità strutturali nei licei di S. Teresa: "La situazione è insopportabile"
di Andrea Rifatto | 25/11/2018 | ATTUALITÀ
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Il cortile transennato
Le criticità strutturali che affliggono l’edificio che ospita l’Istituto superiore “Caminiti-Trimarchi” di S. Teresa di Riva ha portato la Federazione degli Studenti della Valle d’Agrò a scendere in campo per denunciare disagi patiti dalla popolazione scolastica e chiedere interventi immediati. "Lo Statuto delle studentesse e degli studenti, all’art. 2 num. 8 lett. d, recita che “la scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare la salubrità e la sicurezza degli ambienti, che debbono essere adeguati a tutti gli studenti” esordisce le FdS in una nota. “Un sogno. Una speranza. Un diritto di cui mai gli studenti, probabilmente, potranno godere. La precaria situazione in cui versava l’edificio del Liceo Scientifico-Classico “Caminiti-Trimarchi”, dopo gli ultimi giorni di pioggia intense, é precipitata. Il cornicione della scuola, lato piazza Municipio e lato cortile scolastico, é stato oggetto di rimozione da parte dei Vigili del Fuoco vista la possibilità che cascasse e ferisse qualcuno. Quasi metà del cortile scolastico é stato transennato per l’insicurezza e la precarietà del Plesso. Ad essere transennata é stata anche l’entrata principale all’edificio della scuola, con la necessità per gli studenti, di dover entrare ed uscire dalle scale antincendio e da un porta che apre nella biblioteca”. Nella struttura il 24 ottobre sono infatti giunti i pompieri, dopo le segnalazioni della dirigente scolastica, che hanno rimosso numerose parti distaccate sui prospetti dell’edificio: successivamente la dirigente ha disposto che l’accesso per gli alunni del Classico, del personale docente e non docente e dell’utenza esterna per gli uffici di segreteria e presidenza avvenga dal piano terra attraverso la biblioteca, mentre gli alunni dello Scientifico e del Liceo Scienze applicate entrano dal lato ovest dell’edificio attraverso la scala di emergenza, utilizzando la strada esterna al perimetro dell'edificio. “La situazione é insopportabile, è inammissibile che gli studenti sia costretti ad utilizzare delle scale di emergenza come se fossero le principali, con il rischio di restare in trappola come animali in gabbia in caso di catastrofi naturali – scrive la Federazione degli Studenti – un continuo rimandare, un continuo ‘é questa la situazione’, ‘dobbiamo aspettare’, non sembra rassicurante. Non sono stati pochi i casi di crolli di scuole che hanno trasformato gli edifici scolastici da luoghi di cultura, a luoghi di morti e catastrofi”. Nei giorni scorsi la Città metropolitana ha fatto rimuovere le macerie rimaste per alcune settimane sulla copertura e nel cortile, ma le zone transennate rimangono tali per motivi di sicurezza. “A nostro avviso – conclude la FdS Valle d’Agrò – , aspettare, rimandare, non é un modo per mettere in sicurezza gli edifici, né la sicurezza che i ragazzi possa vivere tranquillamente la propria vita da studenti. Si richiedono interventi rapidi ed efficaci dagli organi competenti, non sapendo quale potrebbe essere la reale reazione degli studenti”.