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Cst Messenia, un mistero da un milione: rescisso il contratto dopo l'intervento dell'Anac
di Andrea Rifatto | 12/07/2019 | ATTUALITÀ
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Il sindaco Foti e la segretaria Li Donni
Era e rimane un oggetto misterioso il Centro Servizi Territoriali Messenia, struttura per lo sviluppo del governo elettronico costituita nel 2010 da 39 comuni della provincia con capofila Sant’Alessio, che nel 2013 ha ottenuto un finanziamento da 995mila euro du fondi Po-Fesr 2017/2013, tramite il Pist 17, per il progetto “Acquisizione di beni e servizi finalizzati all’e-inclusion e sviluppo di forme associative di e-governement”. Lo scorso ottobre, in seguito a una segnalazione giunta dalla Corte dei conti e dall’Associazione Nazionale Aziende Concessionarie Servizi Entrate Enti Locali (Anacap), l’Autorità nazionale Anticorruzione ha acceso i riflettori sulla gara d’appalto da 778mila 689 euro aggiudicata nel dicembre 2014 al concessionario Consorzio Stabile Nexus di Avola, unico partecipante, rilevando anomalie e violazioni delle normative sugli appalti e avviando le verifiche sfociate nelle scorse settimane in una delibera, firmata dal presidente Raffaele Cantone, nella quale si confermano le irregolarità emerse. Il documento è stato inviato al sindaco di Sant’Alessio, Giovanni Foti, e al responsabile del procedimento, la segretaria comunale Antonella Li Donni, per l’adozione delle misure correttive, al Consorzio Stabile Nexus (presidente Alberto La Manna e direttore generale Andrea Ceccio), all’Anacap e alla Procura della Corte dei conti. Foti e Li Donni, giudicando le conclusioni dell’Anac una giusta causa per esercitare il diritto di recesso, hanno quindi deciso di recedere dal contratto di concessione del dicembre 2014 con il Consorzio Stabile Nexus con efficacia dal 18 dicembre 2019, data di naturale scadenza della concessione, scegliendo di non proseguire con la proroga dei servizi offerti dal Cst Messenia al concesionario Nexus, a cui è stata chiesta una relazione sull’attività svolta, riservandosi sulle azioni da condurre per salvaguardare il finanziamento. Ad oggi il Consorzio Nexus offre il mantenimento della piattaforma informatica a 15 comuni del Pist 17 aderenti al Cst (S. Alessio, S. Domenica vittoria, Pagliara, Nizza, Motta Camastra, Mandanici, Malvagna, Limina, Itala, Graniti, Giardini, Gaggi, Furci, Fiumedinisi, Alì Terme e il servizio di riscossione in 7 Comuni aderenti successivamente (Acate, Biancavilla, Caltagirone, Misterbianco, Modica, Piedimonte e Società Simeto Ambiente Spa in liquidazione). Il progetto del Cst prevedeva lo sviluppo di azioni di potenziamento e diffusione di infrastrutture e servizi, con particolare attenzione alle famiglie e ai soggetti in stato di disagio, finalizzate all’erogazione a domicilio di servizi informativi, servizi socio-assistenziali e socio-sanitari in modalità di teleassistenza; prevista anche una rete per far fruire da casa ai cittadini servizi anagrafe, Prg, carta di identità elettronica e altro. Ma nel concreto venne attuato poco o nulla. A Sant'Alessio arrivarono dei plotter per stampare tavole progettuali e venne creato un sito web-gis con una cartografia digitale che sovrappone informazioni su concessioni edilizie, titoli di proprietà, frazionamenti e consente ricerche catastali, utilizzabile anche per la lotta all’evasione fiscale. Il sito viene però usato solo saltuariamente mentre i plotter giacciono inutilizzati da oltre cinque anni nei locali dell’ex ufficio di collocamento. Tra le irregolarità l’Anac ha rilevato come “l’estensione del contratto ad amministrazioni diverse da quelle che hanno indetto la gara, mediante adesione postuma, ha determinato l’indebita sottrazione all’evidenza pubblica dei relativi affidamenti”; incoerenze sostanziali nella documentazione di gara per quanto attiene alla definizione dell’oggetto contrattuale e dei requisiti di ammissione alla gara, modificati e integrati nel capitolato d’oneri rispetto a quanto previsto nel bando di gara con un difetto di trasparenza che può aver influito sulla partecipazione alla procedura, tant’è che è pervenuta una sola offerta” e “al momento della presentazione della domanda il Consorzio Nexus non era in pieno possesso dei requisiti di abilitazione professionale per l’esercizio dell’attività di riscossione dei tributi locali”. Tra le anomalie rilevate vi era anche la posizione di conflitto di interesse in capo a Andrea Ceccio, commercialista di Roccalumera, nominato nel giugno 2008 dal sindaco Foti delegato per le attività del Cst come dirigente esterno a contratto (senza alcun compenso), che deteneva anche la carica di amministratore delegato del Consorzio Nexus durante lo svolgimento della gara: riguardo alla sua posizione di conflitto di interesse l’Anticorruzione ha rimesso la questione rimessa all’unità organizzativa competente per materia e sarà oggetto di apposita istruttoria.