Da pompiere a frate: Francesco Lombardo di S. Teresa ordinato diacono
di Santo Trimarchi | 04/11/2018 | ATTUALITÀ
di Santo Trimarchi | 04/11/2018 | ATTUALITÀ
6124 Lettori unici
Fra Francesco Santi Maria Lombardo
Un momento di forte spiritualità quello vissuto dalla comunità domenicana diocesana di Messina nella chiesa parrocchiale di San Domenico in occasione dell’ordinazione diaconale di Fra Francesco Santi Maria Lombardo. Una festa anche per la cittadina di S. Teresa di Riva, per i genitori di Francesco, Carmelo Lombardo, vigile del fuoco in pensione e Lucrezia Chillemi, per tutta la loro famiglia, i parenti, gli amici e i rappresentanti della parrocchia Santa Maria del Carmelo. La solenne celebrazione eucaristica è stata presieduta dal vescovo diocesano ausiliare monsignor Cesare di Pietro e concelebrata dal priore provinciale dei Domenicani, con la presenza di numerosi presbiteri religiosi e diocesani e diversi seminaristi dello stesso Ordine domenicano. Ad animarla sono stati i giovani di un coro diocesano, coordinato da don Giovanni Lombardo, organista titolare e maestro di cappella del Duomo di Messina, con la partecipazione di un folto gruppo di fedeli. Una gioia grande e sentita che Francesco Lombardo ha vissuto ricevendo l’ordinazione diaconale per l’imposizione delle mani e la preghiera consacratoria del vescovo Di Pietro. É stata una vera festa di cuori e di mani che hanno abbracciato e affiancato il cammino del giovane santateresino della parrocchia della Madonna del Carmelo, dove ha vissuto gli anni della prima formazione fino alle superiori, frequentando il Liceo scientifico, prima di studiare Ingegneria edile a Messina: poi le esperienze nell’Aeronautica militare, nell’Esercito e l'assunzione nei Vigili del Fuoco, mentre stava maturando la scelta di appartenenza totale al Signore attraverso la fraternità dei Domenicani, incontrati a Bologna. Così avviene la professione di fede e di seguito l'ammissione all'Ordine dei Frati Predicatori con la prosecuzione degli studi, prima filosofici e poi teologici, che lo hanno condotto al diaconato, ricevuto dalle mani del vescovo dopo la presentazione del suo cammino di "professo" da parte del suo padre spirituale. La consapevolezza e l'entusiasmo di questo importante passo era evidente nel suo sguardo luminoso e colmo di gioia, nelle sue risposte pronte e decise alla chiamata del vescovo, nella professione di obbedienza al vescovo ed al suo superiore, a lui come ai suoi successori, nel suo completo abbandono nelle mani di Dio e della Chiesa prostrandosi a terra. “É un figlio di questa terra – ha dichiarato il vescovo durante l’omelia – ed è un messaggio di Dio per noi che diventiamo la sua missione per proclamare a tutti la bellezza del Vangelo che salva. É un figlio amato dal Signore, cresciuto nell'amore dei suoi genitori, che viene chiamato a servizio dei fratelli per donare amore con gioia, con coraggio ed umiltà a stretto contatto con i poveri dell'umanità che incontrerà nel suo ministero. Il paese di S. Teresa di Riva deve essere fiero di questo nostro figlio, che va sostenuto con la preghiera, perchè è già un'autentica testimonianza d'amore e di fede, che può aiutare tanti giovani della nostra terra a seguire la strada della felicità e della lieta notizia di Gesù, scegliendo di andare avanti nella speranza e nella riconciliazione con se stessi, Dio ed il mondo”. A conclusione della celebrazione c’è stata una grande esultanza di saluti ed un'agape fraterna organizzata dalla famiglia che ha voluto condividere la gioia dell'evento insieme a tutti gli amici convenuti.