Dai muri abbattuti alle porte sfondate, si contano i danni dalle mareggiata - FOTO
di Redazione | 11/02/2023 | ATTUALITÀ
di Redazione | 11/02/2023 | ATTUALITÀ
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I danni a Santa Teresa, Letojanni e Roccalumera
È l’ora della conta dei danni. Passata l’ondata di maltempo, si lavora per cercare di tornare al più presto alla normalità nei comuni tra Giardini Naxos e Scaletta Zanclea, colpiti dalla violenta mareggiata che tra giovedì e venerdì ha sferzato l’intero litorale. Le amministrazioni locali hanno avviato le attività di ricognizione dei segni lasciati sul territorio dalle violente ondate, alte anche cinque-sei metri, per poter fare una prima stima e valutare quali interventi di messa in sicurezza siano più urgenti. I marosi hanno riversato grandi quantità di sabbia sui lungomari e travolto tutto ciò che hanno trovato sul loro passaggio, dalle barche agli alberi, dall’arredo urbano a qualche auto dimenticata, arrivando davanti agli ingressi di abitazioni ed attività commerciali. Letojanni è uno dei comuni più colpiti Letojanni: nel centro turistico, infatti, le violente ondate del mare hanno raggiunto il lungomare e i vicoli interni riempiendoli di sabbia e detriti, costringendo il Comune a chiudere la litoranea al traffico; alcune strutture private sull’arenile e sul lungomare hanno subito danni, così come le strutture pubbliche. Ieri pomeriggio un’ondata ha sfondato la porta della biblioteca comunale di Palazzo Durante, che si affaccia sulla strada costiera, e l’acqua è penetrata all’interno dei locali lambendo i volumi, mentre nella zona del campo sportivo si è verificato uno smottamento della strada e del marciapiede. Uscito indenne dalla mareggiata il litorale di Sant’Alessio Siculo, dove la barriera soffolta in fase di rifioritura con la posa di nuovi massi ha smorzato la potenza delle onde reggendo l’urto e facendo sì che sul lungomare giungessero solo lievi quantità di sabbia. Situazione critica a Santa Teresa di Riva, dove la lunghezza della spiaggia si è notevolmente ridotta negli ultimi anni: la furia del mare ha abbattuto una porzione del muro di contenimento che separa il lungomare e la spiaggia nel quartiere Sacra Famiglia, di fronte via Dei Marinai, facendo saltare anche il marciapiede; danni al parapetto anche all’estremità nord a ridosso del torrente Savoca, davanti al Polo socio-sanitario, oltre a segnali stradali e cartelloni pubblicitari e informativi abbattuti dalle onde. Miracolosamente ancora in piedi la piazzetta che si affaccia sul mare nella zona di via Del Gambero, già in parte crollata due anni fa, ma è da valutare anche la tenuta di altri affacci sul mare violentemente colpiti dalla mareggiata in questi due giorni. L’ammontare dei danni potrebbe aggirarsi sui 100mila euro. Nel quartiere Sacra Famiglia problemi alla linea elettrica a causa di acqua e sabbia che hanno raggiunto i pozzetti della rete e sono stati installati due generatori per garantire l'alimentazione alle utenze. Danni ingenti anche a Roccalumera: nella zona sud della litoranea si è aperta una voragine sul marciapiede a causa del fenomeno del sifonamento e sono stati abbattuti alcuni pannelli pubblicitari che hanno divelto la banchina; al confine con Nizza di Sicilia le onde hanno raggiunto il terrapieno danneggiando l’area fitness e le aiuole: quel tratto di lungomare si è trasformato in un pantano, anche perchè le onde non hanno trovato alcuno sbarramento essendo stato demolito il muro che divideva la zona a verde dal marciapiede per la realizzazione del nuovo viale. A Furci Siculo ha superato la dura prova il nuovo lungomare paraonde inaugurato la scorsa estate e i marosi, oltre a riversare sabbia sulla carreggiata, hanno divelto qualche panchina. A Nizza di Sicilia danni a strutture commerciali e ristoranti all’estremità nord del paese, così come ad Alì Terme dove i marosi hanno colpito in pieno un lido all’altezza di piazza Madre Morano, ferendo lievemente tre persone mentre cercavano di proteggere la struttura che ha subito danni ingenti; lievi danni anche in qualche esercizio commerciale del lungomare. Ieri sono stati riaperti il lungomare di Nizza e parzialmente quello di Roccalumera (nel tratto nord), oggi quello di Furci solo in direzione Messina, con l’eliminazione del doppio senso sulla Statale 114.