Giovedì 21 Novembre 2024
Riaperti i negozi, "riattivata" la sosta a pagamento: si confida sul buonsenso


Dal commercio al turismo, S. Teresa riparte tra ottimismo e dubbi in attesa degli aiuti

di Andrea Rifatto | 20/05/2020 | ATTUALITÀ

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Il corso principale del paese

Si riparte, con la gioia di poter rialzare la saracinesca dopo due mesi e far respirare l’odore dello shopping alle attività rimaste in “quarantena” e tanta attenzione al rispetto delle regole. A Santa Teresa, cittadina dove il settore terziario abbraccia una larga fetta dell’economia, la riapertura dei negozi al dettaglio è stata salutata con entusiasmo dagli esercenti, che hanno potuto accogliere i clienti dopo il periodo di stop forzato. I gestori di bar, gelaterie e rosticcerie sono tornati a servire i prodotti all’interno dei locali, così come barbieri e acconciatori hanno riaperto le porte registrando già il tutto esaurito con tante richieste di prenotazioni. Il tutto con un rigoroso rispetto delle regole anti-Covid, ossia distanziamento dove gli spazi lo consentono, utilizzo di guanti e mascherine e ingressi contingentati. Da lunedì nelle chiese cittadine spazio alle messe in presenza di fedeli, finora sostituite dalla trasmissione in streaming delle funzioni, secondo le regole di ingresso e permanenza nei luoghi di culto. E da lunedì è stato riattivato il servizio di sosta a pagamento (in realtà mai ufficialmente sospeso) con i vigili urbani che hanno ripresi i controlli effettuando diverse sanzioni agli automobilisti ignari. “Il buonsenso della gente prevarrà perché nessuno vuole violare le regole o assumere comportamenti poco idonei - commenta il sindaco Danilo Lo Giudice - ma si vuole tornare con prudenza alla normalità e ne hanno bisogno soprattutto le attività commerciali, che stanno vivendo un momento di forte crisi”. Lunedì prossimo scadrà il termine per la presentazione delle domande riservate a consentire a commercianti e artigiani che vogliono ricevere dal Comune il contributo di 500 euro, sul quale non sono mandate le polemiche: “Vedremo la partecipazione, siamo disponibili a fare dei correttivi - anticipa Lo Giudice - perché l’intento non è limitare la partecipazione ma aiutare chi si trova in difficoltà e da qui la scelta di chiedere l’Isee. Se avessi voluto aiutare tutti sarebbero serviti 400mila euro, questa somma non c’è pur rinunciando alle manifestazioni estive più importanti e quindi preferisco soddisfare 100-200 richieste che riceverne 900 e dover dire no”. L’Amministrazione interverrà inoltre concedendo maggiore suolo pubblico agli esercizi in applicazione della norma regionale, così come vi saranno esenzioni sulla tassa rifiuti. I prossimi mesi saranno segnati anche da una diminuzione di arrivi turistici: “Temo un calo di presenze, soprattutto di stranieri e di chi non ha legami affettivi con il paese - evidenzia il sindaco - abbiamo avviato un’interlocuzione con l’associazione dei bed and breakfast locali e pensiamo di stanziare in bilancio una somma per acquistare delle notti nei B&b e dare loro la possibilità di offrirle a chi decide di venire a Santa Teresa a trascorrere 3-4 giorni di vacanze”. Una ripartenza, dunque, dove si prova a far convivere ottimismo, regole e dubbi.


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