Dal fango alla speranza, Scaletta riparte con fiducia dal Polifunzionale – FOTO
di Andrea Rifatto | 28/01/2018 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 28/01/2018 | ATTUALITÀ
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Il taglio del nastro
“L’acre odore del fango lascia il posto al profumo, alla freschezza, alla gioia dei nostri ragazzi che con fiducia e speranza sognano un futuro migliore”. È particolarmente emozionato il sindaco di Scaletta Zanclea, Gianfranco Moschella, all’inaugurazione del Centro culturale polifunzionale sorto in contrada Foraggine, luogo simbolo della tragica alluvione del 2009. Una struttura all’avanguardia per convegni, rappresentazioni teatrali, concerti musicali e cineforum, che segna la rinascita della comunità scalettese e punta a divenire luogo di riferimento dell’intero comprensorio. Al taglio del nastro si è arrivati al termine di un lunghissimo iter durato decenni, iniziato sul finire degli Anni ‘80 con l’avvio dei lavori di costruzione della struttura, poi stoppati e ripresi nel 2005 grazie a un finanziamento da 200mila euro, a cui si sono aggiunti nel 2010 altri 1,5 milioni. Grazie alla caparbietà degli attuali amministratori comunali, nel 2013, a breve distanza dalla scadenza dei termini, è stata ottenuta una proroga dal Ministero dell’Interno, che ha finanziato l’opera nell’ambito della riprogrammazione del Pon Sicurezza a seguito dell’adesione al Piano di azione coesione denominato Piano di azione giovani sicurezza e legalità, grazie alla quale è stato possibile far slittare la consegna del progetto esecutivo fino ad arrivare al completamento e all’apertura del Polifunzionale. Al taglio del nastro, avvenuto per mano del sindaco Moschella e della dirigente dell’Istituto comprensivo di Alì Terme, Rosita Alberti, erano presenti, oltre agli amministratori di Scaletta, sindaci e amministratori dei comuni di Itala, Alì Terme, Nizza, Pagliara, Antillo, Castelmola, Mongiuffi Melia, il deputato nazionale Francesco D’Uva e i parlamentari regionali Pino Galluzzo e Franco De Domenico, il direttore dell’Agenzia nazionale Giovani, Giacomo D’Arrigo, il comandante della locale Stazione dei Carabinieri Gianluca Bonelli, i volontari della Protezione civile, i rappresentanti della Pro Loco, delle associazioni scalettesi e di tutta la zona jonica e numerosi cittadini che hanno gremito la sala, tra cui anche l’ex sindaco di Scaletta Mario Briguglio. A benedire i locali il parroco Jean Claude Kunangidi. I presenti sono stati accolti dall’inno d’Italia e dall’inno alla gioia suonati dall’Orchestra giovanile dell’Istituto comprensivo aliese. “Un’opera importante che rappresenta un fiore all’occhiello della mia amministrazione, un risultato che non si riesce a conseguire da soli e per questo ringrazio quanti si sono impegnati per la realizzazione del’opera – ha esordito il sindaco Moschella – un grazie all’amministrazione che ci ha preceduto, che ha intercettato questo finanziamento, ai tecnici, alle maestranze, agli Uffici comunali e alla mia squadra di governo, che superando pantani burocratici è riuscita a portarla a compimento. Un particolare ringraziamento al mio vicesindaco Gabriele Avigliani, perché andando oltre la delega politica ha dato anima e corpo ed è stato il punto di riferimento e l’artefice di questa struttura. Oggi è giorno di festa per tutta la nostra comunità e per il comprensorio – ha proseguito – perché questo auditorium va oltre l’interesse locale e può e deve diventare punto di riferimento per tutto il comprensorio, dove fare e trovare cultura. Deve divenire un efficace volano di ripresa economica per tutto il territorio, per offrire opportunità di lavoro per i nostri giovani ed evitate che siano costretti a partire. Per caso oggi è il Giorno della memoria e noi italiani, noi scalettesi, ripudiamo la guerra e ogni forma di violenza e atrocità, perché siamo un popolo inclusivo e rispettoso delle differenze – ha evidenziato Moschella – e ringrazio la scuola e la dirigente Alberti per il non facile ruolo di educatori impegnati quotidianamente nel trasferire e consolidare quei valori presupposti per essere buoni cittadini e antidoto a ogni forma di odio razziale. Il ricordo va a quella tragica notte dell’ottobre 2009, che ha visto questa porzione di territorio cinico spettatore di tanto dolore, lasciando profonde ferite per le quali solo il conforto divino può lenirne il dolore. Ma oggi è anche il giorno in cui a conclusione di questo processo di riqualificazione l’acre odore del fango lascia il posto al profumo, alla freschezza, alla gioia dei nostri ragazzi, che con fiducia e speranza sognano un futuro migliore. Grazie di cuore alla mia comunità, che ha saputo reagire nei momenti difficili, per aver dimostrato coraggio, forza, pazienza e per avere fatto sempre prevalere la speranza sulla rassegnazione – ha concluso il sindaco di Scaletta – mettendo in mostra quelli che sono i caratteri più forti della vera scalettosità. Li ringrazio per avermi dato il piacere, l’onore e l’orgoglio di essere stato il loro primo cittadino”. Il vicesindaco Avigliani ha illustrato il progetto e l’opera: “Un grande lavoro di gruppo durato tre anni e mezzo, con tantissime problematiche affrontate e risolte. Siamo stremati ma soddisfatti, ringrazio chi ci ha creduto anche nei momenti più difficili”. La struttura, su due piani, ospita un auditorium da 187 posti dotato di service audio (casse, mixer e microfoni), telone e proiettore ad alta definizione anche per cineforum; una sala polifunzionale da 200 metri quadrati per convegni, tavole rotonde, due laboratori tematici; una sala prove con strumenti musicali (batteria, chitarre acustiche ed elettriche, basso, tastiera, microfoni) e un laboratorio artigianale-teatrale per costumi di scena e scenografie. “L’Amministrazione, d’accordo con il Comitato di cittadini sorto dopo l’alluvione del 2009 – ha aggiunto Avigliani – ha realizzato davanti al Polifunzionale la piazzetta Don Bosco con i proventi degli sms inviati in aiuto alla popolazione, posizionando al centro il medaglione recuperato dall’edificio delle suore andato distrutto dalla furia del fango”. Attualmente l’edificio ospita gli alunni della Scuola media “Giacobbe”, in fase di ristrutturazione. Dopo il taglio del nastro e gli interventi si è tenuto uno spettacolo con l'Orchestra Zanclea, il Centro formazione danza di Milena Freni, Carlo Barbera, Paolo Auditore, Ivan Crisafulli ed Emanuele Feudale Foti.