Decadenza del sindaco di Giardini Naxos, riparte il ricorso in appello: fissata l'udienza
di Andrea Rifatto | 28/03/2025 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 28/03/2025 | ATTUALITÀ
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Il sindaco Stracuzzi è in carica dal 2020
Sciolta dopo nove mesi la riserva sul ricorso d’appello sulla decadenza del sindaco di Giardini Naxos, Giorgio Stracuzzi. Il presidente della Prima Sezione civile della Corte d’appello di Messina, Massimo Gullino, ha firmato un’ordinanza con la quale ha designato sé stesso relatore della causa, in sostituzione del giudice Vincenzo Cefalo collocato in quiescenza lo scorso anno, e ha rinviato per la trattazione all’udienza collegiale del 13 maggio, in cui si procederà con il rito della trattazione scritta. L’ultima udienza era prevista il 21 giugno dello scorso anno, per discutere il ricorso d’appello depositato dal primo cittadino per chiedere l’annullamento dell’ordinanza del 7 dicembre 2023 dal Tribunale di Messina, con la quale è stata dichiarata la sua decadenza dalla carica per incompatibilità legata a due incarichi professionali affidati dal Comune al fratello architetto prima della sua elezione, ma in quella data la causa era stata assunta in riserva rimanendo in pendenza. A segnalarlo, nei giorni scorsi, è stata un’istanza urgente di intervento inviata alla Corte d’appello da Giuseppe Rodi, presidente dell’associazione “Libera Voce Naxiota”, ritenuta idonea a giustificare la trattazione prioritaria della causa, vista la natura del procedimento. La Corte d’appello deve discutere l’atto degli avvocati Arturo Merlo e Marcello Scurria, legali di Stracuzzi, la cui presentazione ha sospeso gli effetti dell’ordinanza di primo grado e dunque il sindaco è rimasto in carica, dopo la decadenza decisa della Prima Sezione civile del Tribunale, che ha accolto il ricorso presentato l’1 marzo 2022 dagli allora consiglieri di minoranza Agatino Bosco e Francesco Palumbo, nella qualità di cittadini-elettori rappresentati dall’avv. Lucio Fresta, con i quale è stato segnalato come il fratello di Stracuzzi avesse ricevuto due incarichi professionali prima delle elezioni. Il ricorso ruota principalmente attorno all’art. 61 c. 1bis del Testo unico enti locali, che secondo gli avvocati Merlo e Scurria il Tribunale ha applicato erroneamente al posto dell’art. 67 dell’Ordinamento amministrativo siciliano; inoltre per i difensori di Giorgio Stracuzzi il sindaco non poteva imporre al fratello lo scioglimento del vincolo contrattuale nè rescindere anticipatamente il rapporto tra il Comune e il professionista.