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Decadenza Stracuzzi, ecco l'ordinanza. Poteri al vicesindaco in attesa del commissario
di Andrea Rifatto | 10/12/2023 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 10/12/2023 | ATTUALITÀ
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Il sindaco attualmente è decaduto
E adesso cosa succede? Sono in tanti in questi giorni a chiederselo a Giardini Naxos, dopo la decadenza dalla carica del sindaco Giorgio Stracuzzi dichiarata dal Tribunale di Messina per motivi di incompatibilità. La decisione assunta nella Camera di consiglio della Prima Sezione civile (presidente Corrado Bonanzinga, a latere Caterina Mangano e Maria Luisa Tortorella) è immediatamente esecutiva ma il primo cittadino ha 30 giorni di tempo per presentare appello e non appena lo avrà depositato potrà chiedere la sospensiva dell’ordinanza di primo grado, in attesa dell’esito del ricorso alla Corte d’appello. Il sindaco ritiene però che fin quando non presenterà ricorso non vi sarà nessuna decadenza automatica nè per lui nè per la giunta. Aspetti che saranno chiariti a partire da lunedì, quando la segreteria comunale interloquirà con la Regione per avere delucidazioni su quali saranno i prossimi passaggi. La normativa elettorale, in questo caso l’articolo 11 della Legge regionale 35/1997, più volte modificato fino alla Legge regionale 7/2017, prevede che la cessazione dalla carica di sindaco per decadenza comporti la cessazione dalla carica della rispettiva Giunta ma non del rispettivo Consiglio, che rimane in carica fino a nuove elezioni da effettuarsi nel primo turno elettorale utile. Secondo le indicazioni contenute sul sito istituzionale dell’Assessorato regionale delle Autonomie locali, inoltre, sino all’insediamento del commissario straordinario, nominato in sostituzione del sindaco cessato dalla carica, le funzioni indifferibili di competenza del sindaco e della giunta sono svolte dal vicesindaco e dalla giunta. L’ordinanza del Tribunale ricostruisce tutti i passaggi della vicenda, scaturita dal ricorso presentato l’1 marzo 2022 dai consiglieri di minoranza Agatino Bosco e Francesco Palumbo, che in qualità di cittadini-elettori hanno chiesto la decadenza di Stracuzzi per incompatibilità legata a due incarichi professionali affidati nel 2019 al fratello, l’architetto Antonino Stracuzzi, ai sensi del Testo unico degli enti locali e dell’Ordinamento amministrativo vigente nella Regione siciliana. Il presidente Bonanzinga, nelle motivazioni, evidenzia innanzitutto come “non è contestato che Stracuzzi Antonino, fratello del resistente Stracuzzi Giorgio Salvatore e, come tale, suo parente entro il secondo grado, avesse ricevuto prima dello svolgimento delle elezioni due incarichi professionali, di cui uno ancora in corso”; i giudici non hanno condiviso la tesi del sindaco dell’impossibilità, nell’attuale sistema normativo, di un condizionamento dell’apparato amministrativo da parte degli organi di governo, “poiché il sindaco continua ad avere una serie di attribuzioni, tra cui quella di sovrintendere al funzionamento dei servizi e degli uffici - si legge nell’ordinanza - che possono dar luogo a quelle commistioni tra interessi pubblici e privati che la legge ha inteso evitare”. Inoltre il tribunale afferma che “il conflitto di interessi preso in considerazione del legislatore nel prevedere la causa di incompatibilità è connesso alla stipulazione di rapporti contrattuali destinati naturalmente a durare nel tempo tra l’ente e gli stretti congiunti nel sindaco, con i conseguenti possibili vantaggi economici per quest’ultimi e con un intreccio di interessi in potenziale conflitto, idoneo a provocare scelte non sempre trasparenti, sicché non sembra possibile effettuare distinzioni tra gli appalti di lavori pubblici e gli appalti di servizi latamente intesi”.