Dedicazione della chiesa Madonna del Carmelo, il Signore abbraccia la comunità - FOTO
di Andrea Rifatto | 21/01/2018 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 21/01/2018 | ATTUALITÀ
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La solenne cerimonia di Dedicazione
Passata quasi in secondo piano dopo l'annuncio del trasferimento del parroco, oggi per il santuario Madonna del Carmelo di S. Teresa di Riva è stata una giornata importante. Dopo 84 anni dall'apertura al culto della chiesa dove viene venerata la Patrona cittadina, si è tenuto il solenne rito della Dedicazione del luogo sacro e della Consacrazione dell’altare, suggestivo momento liturgico che consacra la chiesa non come semplice luogo per la preghiera ma come immagine della Chiesa che è corpo di Cristo della comunità che lì si riunisce per pregare, della Chiesa terrena e di quella che è in cielo. Per questo il cuore dell’edificio di culto cristiano è sempre l’altare, immagine di Cristo, luogo in cui si rinnova il sacrificio della croce e mensa del banchetto del corpo e sangue del Signore. Il rito è stato celebrato durante la santa messa mattutina dall’arcivescovo Giovanni Accolla, giunto a S. Teresa accompagnato dal segretario Santino Ammendolia, e dal parroco Fabrizio Subba. Presente anche il parroco di Antillo, don Egidio Mastroeni. L’edificio da dedicare è stato consegnato dalla comunità parrocchiale sulla porta all’arcivescovo, che ha fatto ingresso in processione. Poi durante la celebrazione monsignor Accolla ha proceduto con l’unzione dell’altare con il sacro crisma, a ricordare che, come Cristo, anche i cristiani sono un popolo consacrato a Dio; l’incensazione dell’altare, del popolo e delle pareti, perché la chiesa è luogo della preghiera che sale al Padre come l’incenso profumato e perché l’assemblea liturgica è il tempio santo di Dio e quindi è avvolta dalla nuvola d’incenso in segno di onore; a seguire la benedizione delle dodici croci, illuminate dalle candele, posizionate sulle pareti della chiesa sotto le stazioni della Via Crucis; infine l’illuminazione a festa dell’altare e della chiesa, perché Cristo è la luce che risplende sul suo popolo e sul mondo intero. Le croci per la Consacrazione della chiesa sono state donate dai familiari di Amelia Casablanca, in memoria della terziaria carmelitana scomparsa lo scorso settembre. A ricordo di ciò è stata posizionata all’ingresso del santuario una epigrafe marmorea sotto quella di Dedicazione della chiesa. L’atto di Dedicazione è stato firmato dall’arcivescovo Accolla, dal parroco Subba e da due fedeli, Carmelina Nicita e Giovanni Palella. Alla cerimonia erano presenti, oltre le autorità religiose, il sindaco Danilo Lo Giudice, con assessori e consiglieri comunali; il comandante della Polizia municipale, capitano Diego Mangiò, e il vicecomandante della Stazione dei Carabinieri, maresciallo maggiore Giuseppe Lombardo.