Destino del Ccpm di Taormina tra contraddizioni e misteri: "Dov'è la richiesta di deroga?"
di Andrea Rifatto | 15/09/2023 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 15/09/2023 | ATTUALITÀ
1154 Lettori unici
La proroga scade a gennaio
Sono stati solo annunci o c’è la concreta volontà di mantenere anche in futuro il reparto di Cardiochirurgia pediatrica all’ospedale di Taormina? A far sorgere il dubbio è quanto denunciato all’Assemblea regionale siciliana dal deputato Antonio De Luca, capogruppo del Movimento Cinque Stelle, dopo un accesso agli atti condotto nei mesi estivi all’Assessorato alla Salute. “La proroga della convenzione tra la Regione Siciliana e il Bambin Gesù di Roma scadrà a gennaio 2024, salvo nuove proroghe - ha ricordato il parlamentare - e il presidente Schifani ha dichiarato di aver inoltrato al Ministero della Salute la richiesta di una eventuale deroga rispetto al decreto Balduzzi, affinché possano esserci due centri di Cardiochirurgia pediatrica in Sicilia. Questo è quello che è stato dichiarato, anche dopo un incontro a Catania tra Schifani e il ministro Orazio Schillaci”. De Luca, consultando gli atti per capire se e quali documenti o richieste siano stati trasmessi dal governo regionale al Ministero per valutare la disponibilità a concedere alla Sicilia due Cardiochirurgie pediatrica in deroga, non ha però trovato conferme rispetto a quanto annunciato e ha chiesto chiarimenti in aula all’assessora alla Salute, Giovanna Volo: “Gli unici documenti che mi sono stati trasmessi sono relativi al mese di maggio - ha evidenziato - nei quali la Regione comunica a Roma che il Ccpm di Taormina, struttura da otto posti, verrà sostituito dal Centro presso l’ospedale Civico di Palermo, in convenzione con il San Donato di Milano, con 12 posti. Non ho trovato sotto alcuna forma una richiesta esplicita e chiara in cui la Regione domanda al ministro Schillaci e al Ministero se c’è la possibilità di avere il secondo Centro di Cardiochirurgia pediatrica in Sicilia”. Il deputato pentastallato ha dunque chiesto all’assessora se la Regione abbia trasmesso o intende trasmettere una richiesta ufficiale per avere anche la seconda Cardiochirurgia pediatrica in Sicilia e mantenere così il Ccpm di Taormina: “Al momento questa richiesta non c’è e la realtà confligge con quanto ha dichiarato il presidente Schifani. Delle due l’una: o il presidente della Regione ha dichiarato una cosa non vera, e se ne assumerà lui la responsabilità, o non mi è stata trasmessa tutta la documentazione nel mio accesso agli atti. Serve un chiarimento”. In aula l’assessora Volo non ha risposto e dunque al momento regna la massima incertezza. Una notizia accolta con rabbia e preoccupazione dalle famiglie dei piccoli pazienti del Ccpm di Taormina, che il 6 settembre sono stati ricevuti dal Papa all’udienza generale e hanno consegnato al pontefice una lettera manifestando tutta la loro disperazione per il rischio di chiusura della struttura d’eccellenza. Intanto è stata prorogata al 10 gennaio prossimo la convenzione tra l’Asp di Messina e l’Azienda universitaria Policlinico “Rodolico-San Marco” di Catania per l’effettuazione delle prestazioni specialistiche di Pediatria, considerata la persistente carenza dei medici nell’Unità operativa complessa di Pediatria di Taormina, fatta presente anche dalla dottoressa Lucy Manuri, responsabile del reparto. I medici del presidio catanese copriranno i turni settimanali con 6 ore per ciascun specialista, eventualmente cumulabili per un massimo di 12 ore consecutive.