Deturpata con scritte offensive "Alaluna" di Nino Ucchino, opera dedicata a Pasolini
di Andrea Rifatto | 18/10/2017 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 18/10/2017 | ATTUALITÀ
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"Alaluna" nella piazzetta Pasolini sulla Panoramica
“Mortificata da vandali con scritte stupide. Ma la colpa maggiore è del Comune, che ha relegato l'opera in campagna a farla godere a insetti e uccelli, tranne che alle persone”. Parole che racchiudono tutta l’amarezza dell’artista Nino Ucchino, che si è espresso così commentando l’azione di alcuni vandali che hanno deturpato con scritte offensive e bestemmie apposte sul basamento dell’opera in acciaio inox “Alaluna”, dedicata a Pier Paolo Pasolini, posizionata quattro anni fa sulla Panoramica a Sant’Alessio Siculo nella piazzetta intitolata al poeta, scrittore e regista romano. Lo slargo nei giorni scorsi è stato ripulito dal Comune, che ha ridato dignità al luogo (anche se tutti i residui sono stati inspiegabilmente gettati in un terreno limitrofo), ma Ucchino non ha mai gradito quel posizionamento in un posto poco frequentato a monte del centro abitato, ritenuto non idoneo per un’opera d’arte che va ammirata. L’amministrazione comunale del tempo, non trovando altra collocazione, scelse quello spazio che in precedenza era stato dedicato a Pasolini, ritenendo che fosse il più adatto per ospitare la scultura. “Chi tratta così le opere d'arte vuol dire non è degno del genere umano” – ha commentato qualcuno. “Che squallore” ha scritto il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone, presente nel settembre 2013 a Sant’Alessio alla cerimonia di inaugurazione. Una storia, quella di “Alaluna”, parecchio travagliata. Commissionata nel 1994 dal Comune di Zafferana Etnea su iniziativa dello scrittore Vanni Ronsisvalle per commemorare nella cittadina etnea i dieci anni della scomparsa di Pasolini, visto che lo stesso fu tra gli altri membro della giuria per il “Premio Brancati” consegnato a Zafferana, venne inaugurata proprio in occasione della ricorrenza del Premio, alla presenza di Vittorio Sgarbi, Francesco Gallo e altri intellettuali. L’omaggio a Pier Paolo Pasolini suscitò subito delle grandi proteste, sollevate soprattutto dalla Diocesi di Zafferana, tali da mettere in crisi l'Amministrazione stessa. Per placare ogni malcontento, il maestro Ucchino decise nottetempo con una gru di portare via l'opera da Zafferana, rinunciando tra l’altro al pagamento della stessa. Qualche settimana dopo, dal momento che l'opera era ormai destinata ad un luogo pubblico, Ucchino decise di lanciare un annuncio destinato ad enti pubblici che avessero voluto farsi carico dell’imponente scultura. Molti furono i centri interessati, giunsero telefonate dalla costa siciliana e da quella calabra. Alla fine l’ex sindaco di Sant’Alessio Agatino Gussio insistette più di altri per averla nel proprio comune. “Alaluna” venne quindi collocata sul lungomare alessese ma rimossa dopo alcuni anni in occasione di una mareggiata e collocata provvisoriamente nei pressi di un deposito comunale. Nel 2013 l’amministrazione del sindaco Rosanna Fichera predispose quindi la zona per la sua collocazione nella piazzetta sulla Panoramica, scelta che Ucchino in un primo momento non condivise rifiutandosi di operare il restauro spiegando la scultura non sarebbe stata più fruita in quel posto né dai santalessesi né dal territorio in generale. Poi lo strappo venne ricucito anche grazie all’intervento della Presidenza dell’Ars, che ha finanziato il restauro dell’opera su cui sono stati aggiunti nuovi elementi artistici. Ma il desiderio di Nino Ucchino è sempre quello di vederla in un altro luogo, magari sul lungomare della cittadina del Capo, in modo da far riprendere quel rapporto continuo tra la gente e l’opera stessa.