Differenziata a S. Teresa, crescono i costi ma non le bollette: nel 2020 lievi risparmi
di Andrea Rifatto | 22/06/2020 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 22/06/2020 | ATTUALITÀ
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Raccolta porta a porta dei rifiuti
Non ci sarà nessun aumento nella bolletta rifiuti 2020 per gli utenti di Santa Teresa. È quanto emerge dal Piano economico-finanziario e dalle tariffe della tassa puntuale (Tarip) approvati dalla Giunta comunale guidata dal sindaco Danilo Lo Giudice, documenti che dovranno adesso essere approvati dal Consiglio. Rispetto al 2019 il costo totale del servizio di raccolta differenziata prevede un aumento del 6%, passando da 1 milione 544mila 983 euro a 1 milione 637mila 351 euro (+92mila 368 euro), ma ciò non influirà minimamente sulle tasche dei contribuenti, in quanto il Piano redatto dal direttore dell’Ambito di raccolta ottimale, l’ing. Onofrio Crisafulli dell’Ufficio tecnico, ha bilanciato l’incremento dei costi con l’aumento delle superfici sottoposte a tassazione ed è stato possibile diminuire le tariffe rispetto al 2019 nella misura dell’1,5% per le utenze domestiche e del 2,5% per quelle non domestiche. I santateresini troveranno quindi un risparmio in bolletta, seppur di pochi euro. Una famiglia di quattro persone che vive in un alloggio di 100 metri quadrati, ad esempio, ipotizzando la produzione di 100 kg di rifiuti indifferenziati, nel 2019 ha pagato 240,79 euro, nel 2020 ne pagherà 238,24, così come un negozio (abbigliamento, calzature, libreria, cartoleria) nell’ipotesi delle stesse superfici e quantità passa da 236,25 a 232,40 euro. Alla luce dell’emergenza pandemia, già nelle scorse settimane l’Amministrazione comunale ha stabilito l’esenzione della tassa rifiuti per i mesi di marzo, aprile e maggio per le utenze non domestiche, relativamente alla parte variabile del tributo (ossia quella calcolata in base ai kg prodotti). Le bollette del 2020 dovranno essere pagate anche quest’anno in tre rate, la prima con scadenza 30 settembre, la seconda 20 dicembre e l’ultima 30 marzo 2021. Il Piano economico-finanziario prevede una spesa di 1.124.028 euro per le utenze domestiche e di 513.322 euro per quelle non domestiche: nel primo caso la tariffa fissa (euro per metro quadrato) ha subito una diminuzione del 2,1% rispetto al 2019, mentre nel secondo è scesa del 2,5%; la tariffa variabile (euro per kg di rifiuti indifferenziati prodotti) è invece aumentata dello 0,6% (da 0,9372 € a 0,9427 €). La compensazione tra aumento e decremento comporterà comunque un risparmio per cittadini e imprenditori, anche grazie all’aumento delle superfici tassate (+25,3% nel caso delle utenze domestiche) inserite nella banca dati del Comune. L’aumento totale dei costi del servizio rifiuti a Santa Teresa rispetto al 2019, come spiegato dall’ing. Crisafulli, è dovuto alla maggiore produzione di rifiuti (da 3,28 a 3,74 tonnellate), all’incremento dei costi per lo smaltimento dell’umido dovuto alla carenza di impianti, all’incremento dei costi per smaltire indifferenziato e ingombranti e all’acquisto di nuovi mastelli per danneggiamenti e smarrimenti. L’aver individuato impianti di smaltimento nella zona jonica e non più in quella tirrenica ha comunque contribuito a diminuire le spese. Nel piano economico-finanziario sono stati inseriti anche i proventi derivanti dai contributi dei consorzi di filiera: Comieco (carta) 31mila 833 euro, Coreve (vetro) 12mila 399 euro, Corepla (plastica) 82mila 770 euro. Nel 2020 confermato il passaggio porta a porta aggiuntivo per la raccolta della plastica, un passaggio in più dal 15 giugno al 30 settembre per le utenze domestiche e tre in più per quelle non domestiche per la raccolta dell’umido, un passaggio in meno per la raccolta del vetro (una volta ogni 15 giorni), l’inizio dell’attività di lavoro degli operatori ecologici alle 5 del mattino anziché alle 6 e la bonifica di microdiscariche.