Dimenticati e senza certezze: da Taormina la protesta dei precari Asu dei beni culturali
di Andrea Rifatto | 31/07/2024 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 31/07/2024 | ATTUALITÀ
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Il sit-in davanti al Teatro Antico
“Contratto, contratto, contratto”. Lo hanno gridato a gran voce i lavoratori Asu dei beni culturali, al quarto giorno di sciopero davanti ai maggiori siti culturali della Sicilia contro il Governo regionale che continua a ignorarli. Davanti al Teatro Antico di Taormina hanno allestito un sit-in di protesta tra la folla di turisti che si apprestava a visitare il bene storico, che accoglie milioni di presenza ogni anno, lamentando come la Regione guidata da Renato Schifani non dia alcun segno di voler affrontare la situazione: “Questa prolungata indifferenza è l'ennesima prova della totale mancanza di rispetto e considerazione verso chi, da anni, con dedizione e professionalità, mantiene vivo il patrimonio culturale della nostra isola - hanno spiegato i lavoratori Asu - è scandaloso che in un luogo di tale importanza, cosi come in tutti i siti dell’isola, si continui a utilizzare lavoratori senza diritti e senza un regolare contratto di lavoro. Questa situazione è emblematica dell'atteggiamento irresponsabile e miope del Governo regionale nei confronti del nostro patrimonio culturale e di chi lo custodisce”. I manifestanti hanno evidenziato come ciò che renda questa situazione ancora più intollerabile sia il fatto che i lavoratori stiano semplicemente chiedendo l'immediata applicazione di una legge proposta dallo stesso Governo e votata all'unanimità da tutti i parlamentari regionali lo scorso gennaio, sottolineando come sia ancora pretestuosamente inapplicata lasciando gli addetti in un limbo di incertezza e precarietà: “Di fronte a questa vergognosa situazione, lo sciopero e il blocco delle attività nei siti culturali e nei musei dell'isola proseguiranno - hanno fatto presente - se il Governo regionale continuerà a ignorare le legittime richieste dei lavoratori, l'agitazione si protrarrà fino al 4 agosto, per un totale di 10 giorni di protesta. La lotta continua, più determinata che mai. Non ci fermeremo finché non otterremo giustizia e dignità per tutti i lavoratori Asu dei beni culturali”. Alla protesta era presente anche Salvatore Musolino, coordinatore regionale Asu Beni culturali del sindacato Fp Cgil: “I lavoratori Asu pretendono un contratto di lavoro, c’è una norma nazionale, c’è una norma regionale ma la totale assenza di comunicazioni da parte del governo - ha ribadito - chiediamo a gran forza un contratto, è vergognoso che dopo quattro giorni di sciopero davanti tutti i siti dell’isola ancora da parte del governo non ci sia alcuna risposta». Lavoratori che si sentono dimenticati nonostante siano alle dipendente dell’Assessorato Beni culturali da oltre dieci anni e ancora in attesa di un contratto: “Ci hanno promesso che si sarebbero attivati per avviare le procedure per la stabilizzazione - hanno detto in coro da Taormina - ma ad oggi non è stato fatto nulla, nemmeno un documento per far partire l’iter”. Nei giorni scorsi alla Prefettura di Palermo si è tenuto un incontro tra le organizzazioni sindacali e il Dipartimento Beni culturali, nel tentativo di conciliare le parti ed evitare lo sciopero e il blocco di tutte le attività lavorative nei siti e i musei dell’isola, ma l'esito non è stato positivo e dunque la protesta va avanti.