Giovedì 09 Gennaio 2025
Rifiuti speciali scaricati fin dentro il corso d'acqua in una zona in mano agli incivili


Discarica a cielo aperto nel torrente, a Savoca una vergogna che continua - FOTO

di Andrea Rifatto | oggi | ATTUALITÀ

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Inerti scaricati fin dentro il corso d'acqua

Una vergogna in mezzo alla natura, uno scempio ambientale che continua a inquinare e distruggere il nostro territorio. È la situazione che persiste lungo la sponda destra del torrente Savoca che divide Santa Teresa di Riva e Furci Siculo, ai margini della Strada provinciale 23 che collega con la frazione Misserio. All’altezza della località Rapone, in territorio di Savoca, percorrendo una stradina sterrata dalla Sp 23 verso il torrente si giunge ad uno slargo sull’argine del corso d’acqua che da tempo è stato trasformato in discarica abusiva, dove viene sversato di tutto e soprattutto rifiuti speciali: inerti da demolizioni edili, guaine bituminose, mobili, elettrodomestici, residui della lavorazione del legno, spazzatura in genere. Scarti che vengono scaricati con gli autocarri anche sull’argine del torrente Savoca e scivolano nel letto del torrente fin dentro l’acqua, con il rischio di inquinare le falde acquifere della zona che alimentano diversi pozzi utilizzati anche per alimentare gli acquedotti comunali. Una discarica abusiva creata nel tempo da quanti preferiscono sbarazzarsi in modo illecito dei propri rifiuti anziché smaltirli nelle discariche autorizzate come prevede la legge, risparmiando quindi sui costi ma facendo pagare il loro gesto criminale a caro prezzo alla collettività. 

La zona in passato è stata in qualche modo ripulita ma va bonificata definitivamente per evitare ulteriori conseguenze ed è necessario incrementare i controlli per beccare e sanzionare chi pensa di farla franca, con telecamere e fototrappole che possono rappresentare un buon deterrente contro questi incivili. I Comuni dovrebbero in ogni caso chiudere gli accessi al torrente, come chiesto in passato dall’Autorità di bacino, realizzando degli sbarramenti superabili solo da quanti hanno la necessità di raggiungere la propria attività agricola oppure l’insediamento lavorativo o l’abitazione, autorizzando quindi solo chi ha un reale interesse in modo da evitare che chiunque possa scaricare rifiuti e creare minidiscariche, senza contare che compete ai sindaci, quali ufficiali di Governo, la vigilanza sulla sicurezza e l’adozione di provvedimenti contingibili e urgenti per prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l'incolumità dei cittadini.



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