Dissesto idrogeologico, Lo Giudice attacca Croce: "Falsità assurde, tagli senza logica"
di Redazione | 26/09/2019 | ATTUALITÀ
di Redazione | 26/09/2019 | ATTUALITÀ
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Il sindaco e deputato Danilo Lo Giudice
"Non posso consentire al commissario Croce di dire falsità assurde, se gli altri sindaci lo vogliono fare, visto che sono stati accusati tutti di non portare avanti i progetti, io non lo consentirò, né ora né mai”. Dura reazione da parte del sindaco di S. Teresa di Riva e deputato regionale Danilo Lo Giudice alle dichiarazioni rilascateci ieri dal Soggetto attuatore della Struttura commissariale contro il dissesto idrogeologico, Maurizio Croce, (LEGGI QUI) che ha parlato di ritardi nell’iter di approvazione dei progetti da parte dei Comuni, compreso S. Teresa, che ha portato la Regione a rimodulare le somme del Patto per il Sud assegnandole ad altri interventi ritenuti immediatamente cantierabili. “Questo è il progetto definitivo per la difesa della costa – ha detto Lo Giudice dal suo ufficio in municipio mostrando tutta la documentazione – che lui afferma non è stato trasmesso alla sua Struttura e che non ha la verifica e la validazione. Abbiamo trasmesso il verbale di verifica e validazione il 28 maggio 2018 e non come afferma lui che parla di preliminare, le carte parlano. Ci spieghi, Croce, perché in 15 mesi non ha fatto nulla, neanche la progettazione esecutiva che non spetta ai sindaci ma a lui: se il criterio che ha utilizzato il commissario Croce per il nostro comune è analogo anche per gli altri Comuni, c’è da pensare parecchio. Io non sono disposto a consentire a nessuno di delegittimare l’operato mio, della mia Giunta e dei miei Uffici, andremo avanti su questa questione fino in fondo. La situazione è analoga per il torrente Savoca, dove il mio Comune ha eseguito tutti gli adempimenti consentendo a lui di mandare in gara la progettazione esecutiva dopo 15 mesi. Caro commissario, spero che tu riveda la tua posizione e le tue dichiarazioni, totalmente inesatte. Io comunque vado avanti – ha detto Lo Giudice – ho chiesto un’azione di ispezione nei tuoi Uffici, un’interrogazione parlamentare perché o si annulla quella delibera o mi vedrò costretto ad agire per le vie legali. Il terrorismo non lo faccio io, il terrore lo vivono ogni giorno le persone". "Dal 2016 ad oggi il Soggetto attuatore non ha attuato alcunché – prosegue il sindaco e deputato – e ora lo stesso prova a scaricare sui sindaci le proprie responsabilità con un salto triplo carpiato degno di un artista circense. Il commissario Croce individuato nel 2016 dall'allora assessore Croce (non è un'omonimia, sic!) sembra dimenticare che i progetti inseriti nel Patto per il Sud sono stati individuati, sempre sotto la sua gestione, tramite il Repertorio Nazionale degli interventi per la Difesa del Suolo e su quello ci si deve basare per stabilire le priorità; qualsiasi rimodulazione degli interventi che non tiene conto di questi dati è del tutto arbitraria perché non si possono cancellare con un colpo di spugna somme per progetti la cui mancata attuazione dipende appunto solo dal Commissario”. Il deputato regionale sottolinea "l'anomalia di alcuni progetti che vengono portati avanti dal commissario con il bando delle gare per la progettazione esecutiva, mentre altri progetti, già dotati di tutti i pareri, restano inspiegabilmente al palo. A questo punto viene da chiedersi su quali ‘desiderata’ si basino le scelte del commissario visto che non rispettano le priorità della piattaforma Rendis e che, ancora più incredibile, lo stesso commissario solo ora parla di ‘strategia seria condotta con un'operazione trasparenza’, come se prima vi fossero altri e non lo stesso Maurizio Croce a guidare la struttura regionale. L'unico dato certo in questo caos commissariale - conclude Lo Giudice - è che dalla programmazione contro il dissesto sono spariti 134 milioni e ciò avviene dopo tre anni nei quali molti sindaci hanno fatto tutto quanto era di loro competenza ed anche di più, in un quadro nel quale il territorio siciliano si mostra sempre più fragile ed esposto a pericoli gravissimi. La vera "Croce" per la Sicilia, dispiace dirlo, è avere un Soggetto attuatore che non attua alcunché, mostra di ignorare le procedure e lo stato dell'arte dei progetti e si permette anche di prendere in giro annunciando altri fondi per 174 milioni quando invece si parla sempre e solo degli stanziamenti del Patto per il Sud anche se per un programma che, a questo punto appare del tutto nebuloso”.