Domenica torna l'Azalea della Ricerca di Airc: volontari in due piazze della zona jonica
05/05/2021 | ATTUALITÀ
05/05/2021 | ATTUALITÀ
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Domenica 9 maggio torna in tutta Italia l’appuntamento con l’Azalea della Ricerca dell’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, un regalo speciale per festeggiare le mamme e tutte le donne e un fiore simbolo della battaglia contro i tumori femminili. Da trentacinque anni le piante di azalea sbocciano per portare nuova linfa al lavoro dei ricercatori impegnati a rendere queste forme di cancro sempre più curabili. Dai grandi centri urbani ai piccoli comuni di provincia, i volontari Airc scenderanno in piazza, nel rispetto delle misure per il contrasto alla pandemia, per dare continuità ai progressi della ricerca attraverso la distribuzione di coloratissime azalee con le quali sarà possibile fare uno speciale regalo a tutte le mamme e a tutte le donne. A fronte di una donazione di 15 euro, insieme ad ogni piantina verrà consegnata una una speciale Guida con informazioni su prevenzione, cura dei tumori e alcune facili ricette da dedicare alla mamma. Nella riviera jonica messinese saranno due le piazze dove domenica mattina i volontari Airc distribuiranno le azalee: Santa Teresa di Riva in piazza Municipio e Roccalumera in piazza Parcheggio (accanto stazione Carabinieri). Per conoscere le altre piazze italiane dove sarà possibile trovare l’Azalea della Ricerca basta consultare il sito www.lafestadellamamma.it o telefonare al numero speciale 840 001 001. L’Azalea della Ricerca rappresenta non un semplice fiore ma una preziosa alleata della salute al femminile che, dal 1984 ad oggi, ha contribuito a migliorare la qualità di vita delle donne grazie ai risultati raggiunti nell’ambito della prevenzione, diagnosi e cura del cancro al seno e agli organi riproduttivi. Circa una donna su tre è colpita da un tumore nel corso della vita, nel 2020 sono state stimate nel nostro Paese oltre 182.000 nuove diagnosi nel genere femminile. I nuovi casi di tumore più frequenti fra le donne sono stati: mammella (55.000), colon-retto (20.200), polmone (13.300), tiroide (9.800), utero (8.300), pancreas (7.400), melanoma (6.700), linfoma non-Hodgkin (6.100), stomaco (6.100), ovaio (5.100). Questi numeri ci dicono che è necessario continuare a investire nella ricerca oncologica perché la possibilità di avere nuove cure parte da lontano: le pazienti beneficiano oggi dei risultati che i ricercatori hanno ottenuto grazie a decenni di studi e investimenti. Anche per questo è fondamentale continuare a sostenere il loro lavoro, unica possibilità per arrivare a un futuro sempre più libero dal cancro.