Doppio binario, protesta rientrata a Nizza: accordo tra sindacati e impresa della "talpa"
di Andrea Rifatto | 18/04/2024 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 18/04/2024 | ATTUALITÀ
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L'assemblea dei lavori in cantiere
Tornati al lavoro ieri mattina i lavoratori del cantiere del raddoppio ferroviario di Nizza di Sicilia addetti alle attività di scavo della galleria “Sciglio”, con l’utilizzo della tunnel boring machine “Igea”. Martedì pomeriggio si è tenuto un incontro tra i sindacalisti Mario Mancini (Fillea Cgil), Francesco Catalano (Filca Cisl) e Vincenzo Curatola (Fenea Uil) e i vertici della società Seli Overseas, compagnia del gruppo Webuild specializzata nei lavori sotterranei, dopo che per due giorni circa 50 addetti hanno incrociato le braccia per il mancato riconoscimento delle spese di viaggio. Al termine della riunione in cantiere, durata diverse ore, è stato firmato un accordo con il quale l’azienda si è impegnata a corrispondere in pochi giorni, tramite bonifico, le somme arretrate e le indennità per lo spostamento dei lavoratori, molti dei quali arrivano da fuori provincia e da altre regioni italiane, che non erano state inserite nella busta paga del mese di marzo scatenando la protesta. Lo stato di agitazione, dunque, è rientrato, tra la soddisfazione dei sindacati e degli operai che lunedì mattina avevano incrociato le braccia. I sindacati Cgil, Cisl e Uil hanno fatto presenti tutte le criticità logistiche e lavorative presenti e incontreranno nuovamente i vertici di Seli Overseas, anche per discutere dei turni di lavoro e stipulare gli accordi una volta che le operazioni di scavo della galleria “Sciglio” entreranno a regime, allo scopo di garantire le migliori condizioni di lavoro agli addetti che al momento devono spostarsi per raggiungere il cantiere, visto che i campi base per mettere a disposizione gli alloggi non sono ancora pronti. Il risultato raggiunto è comunque un primo passo e le sigle sindacali continueranno a vigilare per la salvaguardia dei diritti dei lavoratori, che hanno manifestato soddisfazione ritenendo che la loro azione di sciopero sia servita per raggiungere un risultato positivo, evitando difficoltà alle numerose famiglie degli operai che tutti i giorni fanno sacrifici lontano da casa.