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“È il fratello dell’assessore, meglio evitare”, scontro sulla gestione dell’Help Center
di Andrea Rifatto | 08/07/2015 | ATTUALITÀ
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Giuseppe Bucalo e Cateno De Luca: è scontro
La gestione dell’Help Center recentemente realizzato a S. Teresa di Riva, centro di rango sovracomunale destinato a servizi sociali, finisce nella bufera. La struttura di via Cristoforo Colombo, nel quartiere Torrevarata, sorta sulle ceneri dell’ex centro di collocamento destinato negli anni scorsi al centro “Il Picchio, grazie ad un finanziamento regionale a valere sui fondi Pist, è stata completata da diverse settimane ma rimane ancora chiusa. Secondo quanto previsto nel progetto presentato dal Comune di S. Teresa di Riva durante la scorsa legislatura e approvato dalla Regione, la gestione doveva essere affidata con modalità diretta all’associazione "Penelope Coordinamento Solidarietà Sociale", che aveva presentato un piano per potenziare gli interventi e i servizi già avviati presso “Il Picchio”, così da creare un centro di servizi comprensoriale capace di affrontare in maniera trasversale problematiche differenti, come il segretariato sociale e servizio sociale professionale, la mediazione e l’integrazione socio-culturale di stranieri immigrati, l’attività di socializzazione e di presa in carico di minori e adulti diversamente abili, azioni di contrasto contro la violenza sulle donne, ecc. Nelle scorse settimane, però, il sindaco Cateno De Luca ha deciso di rimettere tutto in discussione stabilendo di bandire un avviso pubblico per ricevere manifestazioni di interesse a partecipare alla procedura negoziata per l’affidamento in gestione della struttura, rivolto ai soggetti del terzo settore, per un importo complessivo a base di gara fissato in 179mila 866 euro per 5 anni. Un dietrofront che l’associazione Penelope ha subito contestato presentando un atto stragiudiziale con cui invita il Comune di S. Teresa di Riva a predisporre tutti gli atti necessari alla stipula della convenzione per la gestione dell’Help Center di via Cristoforo Colombo, secondo gli accordi progettuali, diffidando l’ente dal proseguire nella procedura già avviata con l’avviso esplorativo e annunciando azioni legali. “Nella scheda progettuale della proposta di Help Center avanzata dal Comune di Santa Teresa di Riva e approvata dalla Regione (vedi sotto) l'ente gestore è chiaramente individuato nell'associazione Penelope e la modalità di affidamento della gestione indicata è affidamento diretto – spiega il presidente della Penelope, Giuseppe Bucalo –: come si sa le proposte progettuali approvate sono vincolanti per tutti, tranne che per chi ritiene di essere al di sopra delle leggi”. Ma il primo cittadino sembra convinto della bontà della sua azione: “Come è stato individuato il soggetto gestore? Senza procedura di evidenza pubblica quindi... contra legem", ribatte. "Consiglio di moderare i termini. Ci sono i tribunali per tutelare eventuali interessi legittimi che si ritengono lesi. Non consento a nessuno di infangare l'operato di questa amministrazione comunale”. Una situazione che ha suscitato dubbi anche tra gli stessi componenti della maggioranza del sindaco De Luca: ad un consigliere comunale che chiedeva spiegazioni dell’improvvisa virata che esclude l’affidamento diretto alla Penelope, De Luca ha spiegato che è preferibile seguire la procedura negoziata garantendo così i principi di trasparenza e trattamento. Un eccesso di zelo dunque? Il sindaco ha anche precisato che vuole evitare polemiche legate al fatto che il presidente della Penelope sia il fratello di un assessore della sua Giunta (Salvatore, ndr): “Inviteremo alla gara cinque soggetti, se vincerà la Penelope buon per loro”. In caso contrario, in attesa di nuovi sviluppi, sarebbe certamente una beffa per l’associazione vedersi sottrarre la gestione dell’Help Center, dopo aver partecipato, con il referente tecnico Antonella Casablanca, alle fasi di progettazione fino alla conclusione dei lavori, con la scelta delle attrezzature e degli arredi e l’elaborazione del piano di gestione che individua funzioni, uso degli spazi, attrezzature, servizi e personale. “L’eventuale cambio della composizione del partenariato, oltre che illegittimo – sottolinea Giuseppe Bucalo – rischia di far venire meno l’approvazione del progetto stesso con conseguente restituzione del finanziamento da un milione di euro già investito nella realizzazione dell’opera. In un anno - prosegue – la nostra presenza, per il sindaco di S. Teresa, è passata da "partenariato credibile" ed "elemento fondamentale" per l’approvazione del progetto ad una procedura "contro legem", facendo si che lo stesso De Luca si rimangi una ad una le sue parole e affermi che è necessaria una gara di appalto per individuare il soggetto attuatore”. Per tali motivi l’associazione Penelope ha deciso di indire una mobilitazione pubblica di informazione, denuncia e pressione, denominata “NO PASARAN!”, “per rivendicare l’autonomia dei servizi e delle politiche sociali dall’ingerenza degli interessi politici di parte”.