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Eccedenze alimentari alle famiglie disagiate, una rete di aiuti da Savoca a Cesarò
di Gianluca Santisi | 12/02/2016 | ATTUALITÀ
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La conferenza di presentazione a Savoca
Eccedenze alimentari raccolte e poi distribuite alle famiglie in difficoltà e alle organizzazioni di volontariato, trasformando lo spreco in risorsa. L’iniziativa, denominata “Tao Social Market”, inedita nel comprensorio jonico-alcantarino, è stata promossa dall’associazione Penelope Coordinamento Solidarietà Sociale e sarà svolta in collaborazione con la cooperativa sociale Cuore Matto e il finanziamento del Dipartimento della gioventù nell’ambito dell’avviso “Giovani per il sociale”. Il progetto sarà anche l'occasione per fare il punto sulle politiche di contrasto alla povertà promosse sul territorio del Distretto di Taormina e per promuovere con forza un modello di intervento che superi assistenzialismo e pietismo e promuova la cultura dell'economia sociale e dell'integrazione socio-lavorativa. A Tao Social Market hanno già aderito i Comuni di Savoca, Graniti, Francavilla, Moio Alcantara e Cesarò. I dettagli sono stati esposti nel corso di due conferenze di presentazione svoltesi ieri a Gaggi e oggi a Savoca. Nella cittadina alcantarina se n’è discusso alla presenza di Giuseppe Bucalo, presidente dell'associazione Penelope; Concetta Restuccia, presidente della cooperativa sociale Cuore Matto, partner del progetto; Matteo Guidi del Last Minute Market-Bologna, esperienza pilota che ha lanciato il tema in Italia e dei responsabili del Mercato ortofrutticolo di Giarre, che hanno dato la propria adesione al progetto sottoscrivendo l'apposito protocollo di intesa. Stamane, invece, al Centro filarmonico di Savoca, oltre a Giuseppe Bucalo e Concetta Restuccia, erano presenti il sindaco Antonino Bartolotta, l’assessore ai Servizi sociali Maria Carmela Miuccio e il presidente del Comitato Jonico Beni Comuni Salvuccio Irrera, che ha delineato il quadro etico della lotta allo spreco alimentare fornendo informazioni accurate circa i vantaggi fiscali in favore delle imprese che partecipano al recupero delle eccedenze. Nella cittadina savocese il supporto al progetto della Penelope è garantito da un supermercato di S. Teresa di Riva, che ha già aderito al progetto decidendo di fare una scelta etica nell'ambito della responsabilità sociale delle imprese. "Un modo per partecipare ad un'iniziativa importante in favore dei nuclei più disagiati - ha dichiarato il sindaco Bartolotta - ma non vogliamo fermarci qua: il Comune sta già immaginando iniziative nuove in tal senso, stiamo modificando il Regolamento dei lavori di pubblica utilità per venire incontro soprattutto alle esigenze dei giovani, offrendo loro la possibilità di svolgere piccole attività lavorative utili al paese in cambio di un bonus a titolo di reddito mensile". L’obiettivo è creare un sistema per il recupero delle eccedenze alimentari e di prodotti non più commerciabili nei supermercati e la loro distribuzione gratuita, che sara garantita per un anno a 24 famiglie in condizione di povertà estrema o a mense sociali che si occupano di loro. Valore aggiunto del progetto è costituito dalla scelta di privilegiare nella realizzazione delle attività l'assunzione di giovani “under 36” in situazione di fragilità sociale e con difficoltà di inserimento nel contesto lavorativo. La cooperativa sociale Cuore Matto, che gestirà la distribuzione dei viveri (mentre l'associazione Penelope ne curerà lo stoccaggio e i rapporti con istituzioni, soggetti economici e famiglie), ha già provveduto all'assunzione di dieci giovani di ambo i sessi. “Si tratta di un’idea innovativa, almeno per il contesto jonico – ha spiegato il presidente dell’associazione Penelope, Giuseppe Bucalo - che vuole spingere le amministrazioni comunali ad abbandonare la strada fallimentare degli aiuti economici una tantum o delle elemosine occasionali e caritatevoli di generi di prima necessità, per creare un vero e proprio sistema di lotta allo spreco alimentare e una distribuzione di alimenti, legata al reale fabbisogno delle famiglie, e capace di coprirne in larga parte le esigenze”. Obiettivo della Penelope è aprire un dibattito con le amministrazioni comunali, i soggetti economici e la società civile circa la necessità e la possibilità di costruire una rete stabile di contrasto alle nuove e vecchie povertà e al contempo far crescere la coscienza civica e l'economia sociale attenta ai bisogni e all'autonomia sociale e lavorativa delle persone più vulnerabili. Tao Social Market, che non comporterà nessun onere per le casse dei Comuni aderenti, è dunque un primo passo in quest’ottica.