Edifici pubblici, l'Unione dei Comuni punta ad un monitoraggio sismico
di Andrea Rifatto | 26/09/2016 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 26/09/2016 | ATTUALITÀ
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L'Istituto comprensivo di Roccalumera, comune dell'Unione
Un monitoraggio della sicurezza sismica degli edifici pubblici ricadenti negli undici centri dell’Unione dei Comuni delle Valli Joniche dei Peloritani. La proposta è stata avanzata dal presidente dell’ente sovracomunale, il sindaco di Forza d’Agrò Fabio Di Cara, che dopo il terremoto del 24 agosto in Centro Italia ha posto la questione sul tavolo per valutare come agire. “Alla luce del recente sisma che ha causato ingenti danni e numerose vittime – spiega Di Cara – si è pensato di monitorare tutti gli edifici strategici che ricadono all’interno del territorio dell’Unione dei Comuni, come scuole, caserme, municipi, per verificare se sono sismicamente idonei e rispettano i parametri di sicurezza stabiliti dalle normative in materia”. Al momento non è stato esitato alcun atto ufficiale ma la strada che verrà intrapresa sarà quella di indire un’indagine di mercato finalizzata ad affidare un incarico ad un professionista del settore, cioè un ingegnere strutturista, affinché possa effettuare un’analisi di tutti gli edifici pubblici di competenza dell’Ente. “Dobbiamo innanzitutto quantificare le somme necessarie all’operazione – precisa il presidente Di Cara – e poi discuteremo la proposta in Giunta prima di deliberare uno specifico atto di indirizzo destinato agli Uffici”. Degli undici centri dell’Unione dei Comuni delle Valli Joniche dei Peloritani, cinque ricadono in zona sismica 2, cioè con sismicità media: Antillo, Casalvecchio Siculo, Forza d’Agrò, Limina, Roccafiorita. Gli altri sei sono classificati come comuni ad alta sismicità (zona 1): Furci Siculo, Mandanici, Pagliara, Roccalumera, Sant’Alessio Siculo e Savoca.