Giovedì 21 Novembre 2024
Concessi dal Ministero quattro finanziamenti per intervenire sugli immobili comunali


Edilizia popolare, Furci e Alì ottengono 5 milioni dal Pnrr per riqualificare gli edifici

di Andrea Rifatto | 12/07/2022 | ATTUALITÀ

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Gli alloggi popolari di Furci Siculo

Ci sono anche due centri jonici nel Piano degli interventi per la riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica finanziati in Sicilia dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, grazie alle risorse del Fondo complementare del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Nella graduatoria dei 150 progetti ammessi dopo la proposta inviata dalla Regione siciliana, per un totale di 234 milioni 735mila 448 euro, figurano infatti anche i Comuni di Furci Siculo e Alì, che nei mesi scorsi hanno partecipato al bando “Sicuro, verde e sociale” emanato dal Dipartimento regionale delle Infrastrutture, della Mobilità e dei Trasporti. Il finanziamento massimo ottenibile per ogni proposta era di 5 milioni di euro e le due amministrazioni comunali hanno portato a casa complessivamente 4 milioni 798mila 687 euro. Furci Siculo aveva presentato due progetti per un totale di 2 milioni 543mila 854 euro, ma per il momento ha ottenuto un solo finanziamento, pari a 1 milione 277mila 973 euro, per il recupero e la manutenzione straordinaria degli alloggi di edilizia residenziale pubblica di via Delle Mimose-corpo A del complesso abitativo e l’ambito di contesto, che si è piazzato al 144esimo posto in graduatoria con 63 punti. I fondi garantiscono la possibilità di intervenire su sei alloggi, mentre l’altro intervento non finanziato, da 1 milione 265mila 881 euro, riguardava il corpo B. L’altro Comune ammesso è quello di Alì, che si è piazzato dal 124 al 126esimo posto con 68 punti ottenendo tre contributi, per un totale di 3 milioni 520mila 714 euro, tutti per il recupero e la manutenzione straordinaria degli alloggi di edilizia residenziale pubblica di contrada Santa Caterina: per la palazzina A (9 alloggi) arrivano 964mila 768 euro, per la palazzina B (9 alloggi) 1milione 277mila 973 euro e per l’edificio C (9 alloggi) altri 1 milione 277 mila  973 euro. 

Il Comune di Alì, vista la scadenza del 30 giugno fissata dal Ministero, ha già affidato gli incarichi per la progettazione esecutiva, il coordinamento per la sicurezza e la direzione dei lavori a tre professionisti esterni, dopo aver inviato tre richieste di offerta a operatori del settore: l’ingegnere Franz Oliva di Roccalumera si occuperà della palazzina A (spesa totale 101mila 908 euro), lo studio tecnico associato Agatino Cafeo-Giuseppe La Torre di Mandanici della palazzina B (164mila 078 euro) e l’ingegnere Massimo Abate di Santa Teresa di Riva della palazzina C (163mila 728 euro). La copertura finanziaria per le spese tecniche è garantita dai finanziamenti statali. L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto fino al 100% delle spese ammissibili e rendicontate e gli interventi sono finalizzati a creare abitazioni sismicamente più sicure, energicamente più efficienti e meno inquinanti e socialmente più eque. Non finanziato per insufficienza di risorse un progetto da 910mila 613 euro presentato dall’Iacp di Messina per il comune di Castelmola, riguardante i lavori di recupero del patrimonio edilizio di due palazzine nel complesso di contrada Ogliastrello per un totale di 16 alloggi da riqualificare. L’intervento potrà essere finanziato con eventuali economie di gara e con risorse che si renderanno disponibili.


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