Articoli correlati
Edilizia scolastica in Sicilia, arrivano i finanziamenti
di Andrea Rifatto | 05/03/2014 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 05/03/2014 | ATTUALITÀ
5328 Lettori unici
Nuova linfa per le scuole siciliane. È stato pubblicato l’elenco dei progetti finanziati dalla Regione Siciliana, relativi all’Avviso pubblico per Manifestazione di interesse – Obiettivi di Servizio – delibera Cipe 79/2012, pubblicato lo scorso mese di agosto, inerente gli interventi cantierabili destinati agli istituti scolastici dell’isola, contenente 43 progetti di cui otto in comuni sciolti per infiltrazioni mafiose e sette in comuni investiti da calamità naturali. Un totale di 33 milioni di euro, che si vanno ad aggiungere ad altri 200 milioni che la giunta Crocetta ha già stanziato: sedici milioni sul decreto del fare, 35 milioni per scuole elementari e medie, 88 milioni di euro per l’edilizia universitaria per gli atenei di Palermo, Messina e Catania e altri 25 che includono anche l’Università di Enna. Sbloccato inoltre un finanziamento di 3 milioni di euro, risalente al 2009, su 16 scuole, che attiverà 7 milioni da poter investire su altri 30 progetti. Un altro bando da 35 milioni di euro è ancora aperto: il termine per la presentazione delle istanze è stato prorogato fino al 30 marzo. Gli interventi riguarderanno nove scuole in provincia di Agrigento (Canicattì, Castrofilippo, Burgio), dodici nel nisseno (Caltanissetta, Mussomeli, Niscemi, Riesi e otto scuole nella città di Gela), quattro in provincia di Palermo (Palermo, Castronovo di Sicilia, Bagheria e San Mauro Castel Verde), tre in provincia di Catania (Bronte, Acireale, Raddusa), tre in provincia di Trapani (Castellammare del Golfo, Pantelleria e Trapani), tre in provincia di Ragusa (Vittoria, Ragusa, Modica), una a Siracusa, sei in provincia di Messina (Caronia, Barcellona Pozzo di Gotto, Milazzo, Novara di Sicilia, Olivieri, Terme Vigliatore) e due in provincia di Enna (Piazza Armerina e Leonforte). Elenco dei progetti finanziati "Dove è stata la politica dal 2008 a oggi? – ha dichiarato l’assessore all’Istruzione e alla Formazione professionale Nelli Scilabra -: la Regione non finanziava interventi per l'edilizia scolastica da oltre sei anni. Parte della politica ha grandi responsabilità sullo stato di salute delle nostre scuole e delle nostre università: ai proclami, ai convegni e ai comunicati stampa che da troppi anni si susseguono su questo settore, noi rispondiamo con numeri e interventi concreti. Il Governo di Rosario Crocetta in soli otto mesi ha investito 230 milioni di euro – ha ribadito l’assessore -: non sono pochi ma neanche abbastanza per risolvere radicalmente il problema, per questo sulla nuova programmazione comunitaria stiamo già definendo un imponente piano d’interventi per consegnare alla Sicilia un sistema d’Istruzione realmente sano”. Le carenze degli edifici scolastici sono al centro del dibattito politico italiano proprio in questi giorni: il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha avanzato una proposta diretta rivolta ai sindaci sul tema dell'edilizia scolastica da risanare e recuperare. Non un vero e proprio “patto istituzionale”, ma piuttosto una proposta più semplice, un nuovo metodo di lavoro. Il premier ha chiesto ai primi cittadini di scegliere all'interno del proprio comune un edificio scolastico e di inviare entro il 15 marzo ad un'apposita e-mail (sindaci@governo.it) una nota molto sintetica sullo stato di conservazione e su eventuali iter già approntati. Non progetti esecutivi o dettagliati: a Palazzo Chigi serve per il momento l'indicazione della scuola, il valore dell'intervento, le modalità di finanziamento previste e la tempistica di realizzazione. Una volta ricevute le indicazioni dei sindaci sugli edifici, il Governo dovrebbe – secondo quanto ha affermato Renzi – prendersi 15 giorni ulteriori per individuare le strade per semplificare le procedure di gara, spesso causa di lunghe attese burocratiche, e per liberare fondi dal computo del patto di stabilità interna. Sulla proposta messa in atto dal governo nazionale si è espressa anche l’assessore Nelli Scilabra: “Ho ascoltato con estrema attenzione le parole del presidente del Consiglio Matteo Renzi sul rilancio della scuola: è importante che l’Istruzione venga messa al centro dell’agenda politica del nostro Paese. Al Sud - ha concluso la Scilabra - ne abbiamo ancora più bisogno, per questo sono convinta che insieme si potranno realizzare interventi importanti”.
Per le scuole dell'agrigentino destinati circa 8 milioni di euro, quasi 2 milioni per Palermo, 3 milioni per Catania, 3 milioni per Trapani, 2,5 milioni per Ragusa, quasi 4 milioni per la provincia di Caltanissetta, 731mila euro per la scuola di Siracusa, più di 10 milioni per le scuole nei comuni in provincia di Messina e circa 1 milione e 400mila per Enna.
Gli interventi consisteranno nella costruzione e /o completamento di edifici scolastici e la costruzione di spazi da destinare agli impianti sportivi di base o polivalenti; finanziate anche opere ristrutturazione e manutenzione straordinarie dirette ad adeguare gli edifici scolastici e le relative pertinenze alle norme vigenti in materia di agibilità e sicurezza delle strutture, incluso l’adeguamento dei relativi impianti, l’eliminazione delle barriere architettoniche, e la realizzazione di sistemi di antifurto e antintrusione. Gli enti territoriali beneficiari, a finanziamento concesso, avranno l'obbligo di definire le procedure di affidamento dei lavori entro mesi sei dalla data di concessione e di ultimare i lavori entro e non oltre mesi ventiquattro dalla data di concessione.
Il premier Renzi a Siracusa: "Pronti due miliardi per l'edilizia scolastica"