Emergenza idrica, Taormina e Castelmola collaborano per trovare "nuova" acqua
di Andrea Rifatto | 08/08/2024 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 08/08/2024 | ATTUALITÀ
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La trivellazione in contrada Sifone
Se a Messina divampano le polemiche sul “triangolo” Siciliacque-Amam-Taormina, nella Perla si cercano nuove collaborazioni per aumentare l’approvvigionamento idrico. Il sindaco Cateno De Luca, considerata l’attualità dell’emergenza, ha avanzato una proposta di collaborazione al collega di Castelmola, Orlando Russo, per realizzare un piano operativo che preveda l’attuazione di un cronoprogramma con un eventuale piano di spesa e la stipula di una convenzione. Russo ha risposto a stretto giro “condividendo la necessità di una collaborazione in grado di porre rimedio alla problematica della carenza di fornitura idrica, tenuto conto che le proiezioni per il futuro tendono a rappresentare un quadro sempre più allarmante” e “accogliendo con favore la proposta di collaborazione volta ad individuare risorse per rendere autonome le forniture idriche nei nostri territori”. Già il 30 luglio il sindaco di Castelmola ha emanato un’ordinanza, dopo la richiesta di nulla osta giunta da Taormina per la realizzazione di un saggio geognostico ai fini della ricerca idrica in contrada Sifone, ridottasi da 24 litri/secondo di due anni fa agli attuali 4 litri/secondo, disponendo che Asm effettui gli interventi finalizzati all’intercettazione della falda della sorgente Sifone e rilasciando parere favorevole a tale operazione, considerato che la riduzione della portata della sorgente potrebbe incidere anche sul fabbisogno idrico di Castelmola, con gravi conseguenze igienico-sanitarie per i cittadini delle contrade Mastrissa e Trupiano, alimentate dalla fornitura idrica proveniente da Taormina. Sulla questione il consigliere comunale Massimiliano Pizzolo, esponente della minoranza del borgo, ha presentato un’interrogazione al sindaco per sapere se “i cittadini delle due contrade servite dalla rete di Taormina paghino o meno la bolletta o se il Comune di Taormina fornisca il servizio gratuitamente», chiedendo chiarimenti sul costo del servizio, su chi gravi la bolletta e se Castelmola abbia già concordato nuove strategie di gestione in forma associata. «Non ci possiamo permettere di essere impreparati e di lasciare a secco le utenze dei nostri cittadini - ha evidenziato Pizzolo - laddove si verificasse una riduzione, se non addirittura un’interruzione del servizio, da parte di Taormina. Trovo di buon senso chiedere a Taormina le risultanze del saggio e concordare e formalizzare un beneficio anche per i cittadini di Castelmola in caso di utilizzo della fonte idrica, ripartendo anche parte dell’acqua eventualmente prelevata dal nostro territorio a favore della popolazione molese”. Russo ha risposto spiegando che “dalla sorgente Sifone, dal 1891 di proprietà dei Comuni di Taormina e Giardini Naxos, non è possibile attingere direttamente acqua da immettere nel nostro sistema di acquedotto in quanto, visto il dislivello, si necessiterebbe di impianti di sollevamento e condutture allo stato non esistenti”, fornendo le bollette pagate da Castelmola a Taormina e anticipando che si sta valutando «un’eventuale compensazione di erogazione d’acqua da parte del Comune di Taormina a favore di quello di Castelmola in quanto, se individuati grossi quantitativi di acqua, la stessa si potrebbe veicolare a favore del nostro territorio”.