Emergenza torrenti Savoca e Pagliara, il prefetto convoca un tavolo tecnico
di Redazione | 18/10/2019 | ATTUALITÀ
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Il torrente Pagliara durante un'esondazione
È stata prontamente accolta la richiesta inviata alla Prefettura di Messina dal sindaco di Furci, Matteo Francilia, per la convocazione di un tavolo tecnico sul definanziamento dei lavori di messa in sicurezza dei torrenti Savoca e Pagliara. Il prefetto Maria Carmela Librizzi ha infatti fissato per martedì 22 ottobre, alle ore 12.30, un incontro al Palazzo del Governo al quale parteciperanno i sindaci dei comuni coinvolti (Furci , Roccalumera , S. Teresa e Pagliara), il Genio Civile, l’Autorità di bacino, la Protezione civile e il Commissario di Governo contro il dissesto idrogeologico, Maurizio Croce. “Ringrazio di cuore Sua Eccellenza che ha dimostrato grande sensibilità rispetto ad un tema assai delicato ed è stata subito operativa come già ha dimostrato in altre occasioni – commenta Francilia – considerato il fatto che Furci e i furcesi rischiano letteralmente la vita se non si interviene immediatamente per mettere in sicurezza i torrenti Savoca e Pagliara, i cui alvei sono da tempo superiori al livello dei centri abitati”. "Parteciperò per garbo istituzionale e per rispetto di Sua Eccellenza il prefetto - ha commentato il sindaco di S. Teresa, Danilo Lo Giudice - ma di chiacchiere ne abbiamo sentite abbastanza e non vorrei ritrovarmi nuovamente a dover partecipare all'ennesima riunione su un tema così importante e delicato che produrrà poco o nulla, ma la tematica è importante e non ci sottraiamo al confronto. Da Palermo mi dicono che dovrebbero riammettere il nostro progetto per la difesa della costa ma il tema non è questo, vogliamo capire come sono state fatte le cose e come devono essere fatte. Non basterà inserire solo il progetto per la costa, se così sarà, ma noi attendiamo risposte concrete perchè vogliamo vedere iniziare questi lavori. Abbiamo fatto la nostra parte come Comune, adesso vogliamo le risposte concrete che la gente attende da tanti, troppi anni, per evitare che ancora una volta che si debba parlare di tragedie annunciate. Il mio non è terrorismo, è una constatazione di fatto che è sotto gli occhi di tutti, l'argine del torrente Savoca si è innalzato a tal punto da superare il livello delle case sia lato Furci che lato S. Teresa e ha quasi raggiunto il rilevato ferroviario. Ne parliamo da anni, la gente è stanca e ci siamo stancati anche noi. Martedì parteciperemo a questo incontro ma noi andiamo avanti con il ricorso al Tar per far valere non una cortesia ma un diritto alla sicuezza dei nostri cittadini, che credo sia la cosa più importante".