Erasmus Plus, sei delegazioni straniere a Letojanni per avviare nuovi scambi culturali
di Redazione | 27/06/2023 | ATTUALITÀ
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I rappresentanti sono stati accolti in municipio
I rappresentanti delle delegazioni partner del progetto giovanile europeo denominato "Shout Peace Not War - Youth unite for Democracy" sono stati accolti nel palazzo municipale di Letojanni dall'assessora alle Politiche giovanili, Giusy Risini, e dai volontari del Servizio civile per la visita preliminare volta a presentare ed organizzare le attività in presenza previste per il prossimo ottobre. L’Amministrazione comunale ha infatti partecipato alla call afferente al Programma comunitario Erasmus+ 2021/2017 Youth in Action - Azione chiave 1, con scadenza 4 ottobre 2022, che si inserisce nell'ambito delle attività di promozione della cittadinanza attiva europea. Questa azione è uno degli strumenti con cui l'Unione Europea mira alla creazione di una rete europea di municipalità e organizzazioni della società civile al fine di approfondire temi di grande attualità, quale quello della partecipazione giovanile alla vita democratica e civile come nel caso del progetto approvato dagli Uffici Europei. Il progetto è stato finanziato dall’Agenzia nazionale per i Giovani, che gestisce in Italia il programma Erasmus+ comparto Gioventù, per un importo pari a 33mila 025 euro. Grazie a questa iniziativa, dunque, Letojanni ospiterà dal 10 al 15 ottobre prossimo 6 delegazioni di giovani ragazzi provenienti da vari paesi dell'Europa e non solo: Georgia, Spagna, Moldavia, Polonia, Grecia e Armenia. “Queste iniziative sono molto importanti – afferma l’assessora Giusy Risini - per intrecciare nuovi rapporti, sviluppare conoscenze e scambi culturali, migliorare la conoscenza delle lingue straniere, far conoscere i nostri luoghi, favorire lo scambio di esperienze e, nello specifico, per sensibilizzare i partecipanti alla tutela dei diritti umani, dei diritti di libertà, di solidarietà e alla prevenzione della Pace come valori fondanti della Ue dando ai giovani una maggiore consapevolezza e comprensione degli strumenti per attivarsi affinché i diritti umani e il ruolo centrale della Legge siano compresi e promossi a tutti i livelli della società, in modo particolare in un momento in cui l’Europa è scossa dai venti della guerra in Ucraina che minano al cuore stesso del continente”.