Eventi natalizi a S. Teresa, il parroco di Bucalo: “Previsti ma cancellati a mia insaputa”
di Andrea Rifatto | 21/01/2022 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 21/01/2022 | ATTUALITÀ
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Padre Ettore Sentimentale regge il santuario della patrona
“Il mio intervento non si colloca a livello ‘politico’ ed è scevro da qualsiasi ‘vis polemica’, ma intende rivolgersi alla comunità ecclesiale ed ha come finalità ultima la verità sui fatti accaduti”. Esordisce così il parroco del santuario della Madonna del Carmelo di Santa Teresa di Riva, padre Ettore Sentimentale, per commentare la notizia pubblicata nei giorni scorsi sulla risposta data dall’assessore agli Spettacoli, Ernesto Sigillo, all’interrogazione dei consiglieri di minoranza Scarcella e Migliastro sull’esclusione del quartiere Bucalo e della chiesa della patrona dal cartellone delle manifestazioni natalizie. Sigillo ha affermato che “l’Amministrazione non è incorsa in una clamorosa e grossolana dimenticanza ma ha agito in sinergia con associazioni e istituzioni scolastiche, che hanno manifestato la preferenza per le parrocchie Sacra Famiglia e Madonna di Portosalvo, perchè offrono una maggiore capienza nel rispetto delle norme antiCovid”. Il parroco ha voluto però fare delle precisazioni: “Mi corre l’obbligo morale di intervenire, lo faccio con carità, forte di quanto scrive San Paolo (‘Veritatem facientes in caritate’), Solo la verità rende liberi (cfr. Gv 8,31) e senza libertà interiore si rischia di piegare la realtà ‘ad usum Delphini’. Mi rivolgo pertanto a tutti gli uomini di buona volontà. Nulla da eccepire sulla preferenza di associazioni e scuole - commenta don Ettore - ma va detto che le ultime avevano concordato con me, tramite l’insegnante Carmelo Ariosto, di eseguire le manifestazioni dei plessi di Bucalo e Sparagonà nel santuario della Madonna del Carmelo per tutta la mattina del 20 dicembre. L’Amministrazione era a conoscenza di tale intesa? Se sì, come sembrerebbe dal contesto, dovrebbe fare un serio ‘esame di coscienza’, perché appena 45 giorni prima dell’evento in oggetto, la stessa Amministrazione aveva scelto il santuario per celebrare il Centenario del Milite Ignoto e in suddetta circostanza il problema della capienza era stato brillantemente superato, attraverso la decisione di invitare solo le quinte classi della Primaria di Bucalo”. Il parroco ricorda che la scelta è stata confermata per ben due volte, “tanti quanti sono stati gli incontri tenuti dal rettore del santuario con il suddetto insegnante, al quale dal legale rappresentante del luogo sacro era stata comunicata, fin dal primo momento, la capienza ufficiale dell’aula sacra, tanto che si era convenuto di occupare l’intera mattina del suddetto giorno e di presentare le recite preparate dai ragazzi a più riprese per dare la possibilità al personale parascolastico di sanificare l’ambiente fra una rappresentazione e l’altra. Onde evitare che qualcuno pensi che queste mie affermazioni siano dettate dalla ‘logica del dopo’, basta guardare l’agenda parrocchiale, che riporta e documenta quanto sto affermando. Il Diritto dice chiaramente: Contra factum non valet argumentum! A corollario di quanto esposto, penso sia opportuno aggiungere che, quando è stato presentato in altro luogo più capiente del santuario il programma lì previsto per il 20 dicembre e tanti genitori presenti non sono stati ammessi alle recite dei loro figli perché non era possibile far entrare altre persone, le lamentele sono esplose. La cosa che più rincresce in tutta questa vicenda è contrassegnata dal fatto che nessuno mi ha comunicato la cancellazione degli eventi in programma al santuario - - sottolinea don Ettore Sentimentale - ma l’ho appreso dal manifesto che un amico mi ha mandato tramite il canale WhatsApp, manifesto pubblicato sulla pagina Facebook del Comune. Per sapere se si trattasse degli stessi eventi, ho dovuto chiedere all’insegnante con il quale avevo concordato il tutto. È mancata una doverosa comunicazione. Di quanto avvenuto - conclude il sacerdote - il parroco e la comunità ecclesiale di Santa Maria del Carmelo ne prendono atto e ne faranno tesoro per l’avvenire, per evitare almeno di lasciarsi strumentalizzare”.