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Ex Province, arrivano 20 milioni dalla Regione
di Andrea Rifatto | 06/09/2014 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 06/09/2014 | ATTUALITÀ
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A poche settimane dal passaggio ufficiale da Province a Liberi consorzi, che verrà sancito con la presentazione di un disegno di legge all’Ars da parte del Governo regionale, l’assessorato per le Autonomie locali e la Funzione pubblica ha approvato il Piano di riparto dei contributi per l’anno 2014 destinati agli enti sovracomunali, al fine di garantirne il regolare funzionamento. Il Piano di riparto delle somme
Si tratta complessivamente di 20 milioni di euro, di cui 10milioni come contributo di parte corrente e la restante metà come importi in conto capitale. Le somme, il cui stanziamento è stato previsto nella Legge di Stabilità regionale, serviranno prioritariamente per le spese dei servizi socio-assistenziali in favore dei disabili, per garantire il diritto allo studio, il funzionamento dei consorzi universitari e il pagamento degli emolumenti al personale, mentre i contributi in conto capitale potranno essere destinati al pagamento delle quote capitale delle rate di ammortamento dei mutui assunti dagli enti per il finanziamento di spese di investimento.
La ripartizione delle somme ha messo d’accordo sia i Liberi consorzi, già Province regionali, che l’assessorato: lo schema di riparto proposto dai rappresentanti degli enti intermedi è stato infatti apprezzato favorevolmente dalla Regione, in quanto giudicato congruo in base alle necessità di ciascuna Provincia, in relazione alle relative esigenze ed alla peculiarità della destinazione delle risorse.
Nel dettaglio degli importi stanziati, il maggior contributo di parte corrente è stato assegnato al Libero consorzio della Provincia di Enna, che ha ottenuto quasi 4 milioni di euro, pari al 39,70% del totale dei fondi. Nessuno stanziamento invece per Palermo e Trapani. Il capoluogo di Regione ha però ottenuto quasi il 30% dei fondi disponibili nella quota conto capitale, con 2 milioni 970mila euro.
In attesa dell’approvazione della legge che ne regoli la costituzione e l’adesione dei Comuni, i Liberi consorzi continueranno dunque ad esercitare le funzioni già attribuite alle Province regionali, mantenendo la titolarità dei relativi rapporti giuridici. I Liberi consorzi di Palermo, Catania e Messina eserciteranno invece le funzioni già attribuite alle Province anche con riferimento al territorio delle rispettive Città metropolitane. Allo stesso modo le risorse finanziarie, materiali e umane già di spettanza delle corrispondenti Province, così come le sedi in uso, saranno utilizzate dai neonati enti. Al personale dei Liberi consorzi verrà confermato lo status giuridico-economico già in godimento presso le Province regionali.