Articoli correlati
Fallimento Capo dei Greci, il Comune di S. Alessio ammesso tra i creditori per 1,7 milioni
di Andrea Rifatto | 01/11/2019 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 01/11/2019 | ATTUALITÀ
4907 Lettori unici
Il sindaco Foti e la segretaria Li Donni
Ci sono buone possibilità per il Comune di Sant’Alessio di incassare i crediti vantati nei confronti della “Albazzurra Hotel & Resort Srl”, società proprietaria dell’hotel Capo dei Greci dichiarata fallita il 5 dicembre 2018 dal Tribunale di Messina per un debito di 55 milioni di euro. L’Ente è stato infatti ammesso alla massa passiva dopo la dichiarazione presentata in Tribunale a maggio e si è visto riconosciuto un credito complessivo di 1 milione 709mila 379 euro, costituito da debiti maturati dalla società per il mancato pagamento di imposte e tasse nel corso degli anni. A curare la procedura è stata la segretaria comunale Antonella Li Donni, che ha chiesto l’ammissione al passivo di un credito pari a 1 milione 310mila 004 euro per Imu dal 2014 al 2018, 186mila 134 euro per Tasi dal 2014 al 2018, 28mila 279 euro per canoni di depurazione 2008 e 2011 e 184mila 961 euro per oneri di urbanizzazione e costi di costruzione. Il curatore fallimentare, l’avvocato Angelo Vitarelli, ha dato atto che esistono gli atti interruttivi della prescrizione e che non è stata trovata traccia di pagamenti verso il Comune e ha proposto l’ammissione al pagamento privilegiato dei crediti per Imu e Tasi e solo successivamente per servizio idrico e costi di costruzione. Il giudice delegato Daniele Carlo Madia ha ritenuto condivisibile il parere del curatore e dunque ha ammesso come prededucibili (che hanno cioè precedenza nell’essere pagati) crediti per 1 milione 496mila 139 euro per Imu e Tasi e per 55mila 034 di costi di costruzione, mentre come crediti chirografari (che non hanno causa di prelazione) 28mila 279 euro per servizio idrico e 129mila 927 per oneri di urbanizzazione. “Un importante risultato ottenuto grazie alla nostra segretaria, che ha speso anche la sua capacità legale – ha detto il sindaco Giovanni Foti – siamo riusciti già a farci dare 250mila euro dal curatore e la decisione del giudice ci tranquillizza”. I tentativi di vendita dell’hotel Capo dei Greci non sono finora andati in porto: nel 2014 l’avvocato Giuseppe Biondi, proprietario della “Albazzurra Srl” e nominato liquidatore dal Tribunale di Messina per trovare un acquirente al prezzo minimo di 45,8 milioni di euro, valore delle strutture indicato dal perito nominato dal tribunale, è stato in Qatar insieme all’allora presidente della Regione Rosario Crocetta per presentare l’investimento alla famiglia reale qatarin ma all’iniziativa, condotta simultaneamente da una cinquantina di imprenditori siciliani alla ricerca di nuova finanza, non ha fatto seguito l’avvio di trattative. Così come sono falliti i successivi tentativi di vendita delle strutture alberghiere tramite società immobiliari, in unico blocco o in tre lotti (Capo dei Greci, Magna Grecia; centro benessere, sala congressi e anfiteatro), l’ultimo avviato nel 2018 con la società filippina Jones Jong Lasalle, che dopo i primi contatti non ha ritenuto congruo il prezzo proposto.