Fallimento "Capo dei Greci", il Comune di Sant’Alessio si iscrive tra i creditori
di Andrea Rifatto | 14/04/2020 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 14/04/2020 | ATTUALITÀ
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La Giunta ha incaricato la segretaria comunale
Va avanti il Comune di Sant’Alessio con le procedure finalizzate a incassare i crediti vantati nei confronti della “Albazzurra Hotel & Resort Srl”, società proprietaria dell’hotel Capo dei Greci dichiarata fallita il 5 dicembre 2018 dal Tribunale di Messina per un debito di 55 milioni di euro. L’Ente, dopo essere stato ammesso alla massa passiva in seguito alla dichiarazione presentata in Tribunale, si è visto riconosciuto un credito complessivo di 1 milione 709mila 379 euro, costituito da debiti maturati dalla società per il mancato pagamento di imposte e tasse nel corso degli anni, e adesso la Giunta guidata dal sindaco Giovanni Foti ha dato incarico alla segretaria comunale Antonella Li Donni di iscriversi al comitato dei creditori, autorizzandola a seguire l’iter fallimentare, così come chiesto dal curatore, l’avv. Angelo Vitarelli, allo scopo di poter recuperare l’ingente somma iscritta al passivo. Nei mesi scorsi il giudice ha ammesso come prededucibili (che hanno cioè precedenza nell’essere pagati) crediti per 1 milione 496mila 139 euro per Imu e Tasi e per 55mila 034 di costi di costruzione, mentre come crediti chirografari (che non hanno causa di prelazione) 28mila 279 euro per servizio idrico e 129mila 927 per oneri di urbanizzazione. La segretaria Li Donni aveva chiesto l’ammissione al passivo di un credito pari a 1 milione 310mila 004 euro per Imu dal 2014 al 2018, 186mila 134 euro per Tasi dal 2014 al 2018, 28mila 279 euro per canoni di depurazione 2008 e 2011 e 184mila 961 euro per oneri di urbanizzazione e costi di costruzione. Finora tutti i tentativi di vendita dell’hotel Capo dei Greci non sono andati in porto: nel 2014 l’avv. Giuseppe Biondi, proprietario della “Albazzurra Srl” e nominato liquidatore dal Tribunale per trovare un acquirente al prezzo minimo di 45,8 milioni di euro, è stato in Qatar per presentare l’investimento alla famiglia reale ma l’iniziativa si arenò, così come sono falliti i successivi tentativi di vendita delle strutture alberghiere tramite società immobiliari, l’ultimo nel 2018 con la società filippina Jones Jong Lasalle.