Farmacia ospedaliera Asp Messina: Giovanni Vega è il nuovo direttore
07/11/2022 | ATTUALITÀ
07/11/2022 | ATTUALITÀ
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Bernardo Alagna e Giovanni Vega
Il commissario straordinario dell’Asp di Messina, Bernardo Alagna, ha nominato direttore dell’Unità operativa complessa di Farmacia Ospedaliera dell’Asp di Messina il dottor Giovanni Vega, che avrà il difficile compito di coordinare l’attività di sette farmacie ospedaliere, ossia Taormina, Barcellona, Milazzo S. Agata di Militello, Patti, Mistretta e Lipari. Vega, originario di Nizza di Sicilia, in precedenza già direttore facenti funzioni, è sempre stato molto apprezzato per le sue capacità di organizzare al meglio i piani di lavoro e i budget, agendo sempre coerentemente, gestendo le attività compatibilmente con le risorse disponibili e riuscendo a proporre sempre soluzioni che concorrono al miglioramento e alla qualità del servizio. Vega è stato anche responsabile della Farmacia ospedaliera e territoriale dell’ospedale di Taormina, componente della commissione ospedaliera Emergenza Covid 19, farmacista referente Vaccinale Covid 19 presidio ospedaliero San Vincenzo di Taormina, componente Tas (team Antimicrobial Stewardship) dell’Asp di Messina, componente del Cio (Comitato per le infezioni ospedaliere e del buon uso del sangue dell’ospedale di Taormina, componente della commissione HTA, del dipartimento oncologico e dell’ospedale senza dolore dell’Asp di Messina. “Ho sempre lavorato mettendo al centro della mia attenzione i pazienti e le loro problematiche - ha detto Giovanni Vega- e ho agito sempre in team perché ritengo che solo cosi oggi si possono risolvere anche le questioni più complesse. Affronterò con rinnovata determinazione questo incarico puntando sempre sulla sostenibilità della Sanità e la valorizzazione delle farmacie sempre disponibili a collaborare per continuare a garantire una distribuzione efficiente sul territorio e per implementare il monitoraggio dell’appropriatezza delle terapie. Il mio è un ambito operativo delicato e importante per la salute della gente e per l’opinione che loro hanno sull’efficienza del sistema sanitario”.