Ferragosto tra falò e attendamenti, nella riviera jonica vincono (impuniti) i villeggianti
di Andrea Rifatto | 15/08/2017 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 15/08/2017 | ATTUALITÀ
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Falò e attendamenti sulla spiaggia di S. Teresa
Alla fine, mettiamoci il cuore in pace, è andata come è sempre andata. Figurarsi se per la notte di Ferragosto ci si è mantenuti ligi al dovere evitando falò e attendamenti. In teoria tutto ciò è vietato ma nella pratica, come si verifica ormai da anni, da Scaletta Zanclea a Giardini Naxos sono stati pochi i tratti di costa risparmiati da coloro i quali, approfittando tra l’altro del lungo ponte, si sono sistemati con tende da campeggio tirate su all’improvviso oppure con gazebo più o meno imponenti o più semplicemente, magari sperando che il vento non desse fastidio più di tanto, con robusti ombrelloni piazzati in modo strategico ai quali appendere teli e teloni al fine di creare una stanza soggiorno particolarmente accogliente sull’arenile. Per i servizi, se si escludono S. Teresa di Riva e Letojanni dove sono presenti i bagni chimici, c’è sempre il mare e nei casi più urgenti è bastato fare un salto dall’altra parte della strada per risolvere il problema. Anche i falò sono spuntati come i funghi dopo una certa ora, illuminando quasi a giorno interi tratti di mare in cui i più coraggiosi si sono tuffati per il tradizionale bagno di mezzanotte. A Letojanni Polizia municipale e Rangers International sono intervenuti per spegnere i fuochi ma diversi sono stati riaccesi poco dopo. Non sono mancati gli spettacoli di fuochi d’artificio e le aree dedicate alla musica dove fino all’alba giovani e meno giovani hanno ballato senza sosta all’insegna del divertimento. Nella maggior parte dei casi (a Giardini si registrano le proteste dei residenti per le condizioni di spiaggia e lungomare) le amministrazioni si sono attivate di buon mattino per ripulire le spiagge dai rifiuti e svuotare i contenitori, in modo da presentare al meglio l’arenile per la giornata di Ferragosto. Gran lavoro per le ambulanze del 118 di Itala, S. Teresa, Letojanni, Giardini e Taormina, impegnate per tutta la notte in interventi di soccorso sulle spiagge per malori dovuti soprattutto all’abuso di alcol. Territorio sotto stretta osservazione anche da parte dei Carabinieri delle Compagnie di Messina Sud e Taormina, con posti di blocco e controlli lungo la costa e sulla spiaggia: sequestrate diverse dosi di stupefacenti e segnalati alcuni giovani per l'uso di droga. Le attenzioni maggiori erano puntate sulla spiaggia di S. Teresa, fresca di Bandiera blu. Nonostante i divieti ribaditi anche dal sindaco Danilo Lo Giudice con un’ordinanza delle scorse settimane, che ha evidenziato come il riconoscimento assegnato dalla Fee comportasse una stretta maggiore sulle attività consentite in spiaggia, non sono mancati attendamenti e falò. Questi ultimi in numero certamente minore rispetto agli scorsi anni, solo quattro-cinque e di modeste dimensioni, mentre centinaia di tende, in aumento rispetto al passato, hanno letteralmente invaso la spiaggia sin dal pomeriggio del 14. Alle 19 di ieri la Polizia municipale ha svolto un primo controllo facendo abbassare i teli e avvisando che questa mattina non sarebbero stati tollerati campeggiamenti. E così è stato, anche se i Vigili, con in testa il comandante Diego Mangiò, si sono limitati a chiedere lo smontaggio delle tende senza elevare alcuna sanzione (previste da 25 a 500 euro). Un moderato permissivismo, quello attuato dall’Amministrazione comunale, presente sull’arenile di buon mattino insieme al vice Annalisa Miano, all’assessore Domenico Trimarchi e al consigliere Rosario Pasquale, che non serve da deterrente per il futuro, mentre l’applicazione delle sanzioni previste avrebbe costituito un monito per i prossimi anni e allo stesso tempo consentito di coprire in parte i costi per la pulizia, affidata sia alla’impresa che gestisce i servizi ambientali per conto del Comune che ad ditta privata che dalla serata di ieri si è occupata di rimuovere legname e altri materiali trasportati in spiaggia. Alle operazioni di sgombero e pulizia hanno collaborato anche i volontari della Protezione civile di Furci Siculo e gli ispettori ambientali comunali dell’Associazione Europea Operatori di Polizia-sezione di Pagliara. Ci si chiede se è questo tipo di turismo "mordi e fuggi" che la cittadina jonica punta ad incrementare. Ma questo è un altro discorso. Non sarebbe stato male se le amministrazioni comunali e pure le stesse autorità preposte al controllo avessero avviato in questi giorni campagne di sensibilizzazione volte a far comprendere come e cosa fare durante la notte di Ferragosto, distribuendo le ordinanze che fissano i divieti. Solo Letojanni ha diffuso un piccolo vademecum sui servizi offerti. Vero è che la legge è sempre la stessa e che nei fatti non ammette ignoranza, ma cittadini e villeggianti hanno sempre bisogno di aver rinfrescata la memoria. Anche per quello che concerne l’abbandono in spiaggia dei rifiuti. Questione di civiltà e di rispetto del prossimo e del bene di tutti.