Festa e sagre: S. Teresa chiude la strada per Savoca senza ordinanza
di Andrea Rifatto | 09/10/2018 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 09/10/2018 | ATTUALITÀ
4065 Lettori unici | Commenti 1
Le transenne sul lato monte della chiusura
Una strada chiusa per consentire lo svolgimento di una festa religiosa, con celebrazioni eucaristiche, processioni, spettacoli e sagre. Nulla di strano, accade spesso, soprattutto in estate. Se non fosse che la chiusura di quella strada non è stata autorizzata da nessuno, né tantomeno esiste alcun provvedimento che dispone ciò. È quanto accaduto per tre giorni sulla Strada provinciale 19 “Savochese”, che dalla Statale 114 partendo da S. Teresa conduce a Savoca e poi a Casalvecchio e Antillo. Da venerdì a domenica, dal pomeriggio inoltrato fino a tarda sera, un tratto di 170 metri che va dall’incrocio con le vie Savoca e Scorsonello fino all’intersezione tra la Sp 19 e la circonvallazione santateresina, è stato interdetto al traffico per consentire lo svolgimento della festa della Madonna del Rosario, venerata nell’omonima chiesetta che sorge sulla Provinciale, in territorio di Savoca, poco prima del bivio per la circonvallazione di S. Teresa. Lo svolgimento dei festeggiamenti era stato reso noto ai sindaci di S. Teresa e Savoca con una nota inviata l’1 ottobre dal parroco, con allegato tutto il programma. Il sindaco di Savoca, “sentiti verbalmente i comandanti della Polizia municipale di S. Teresa e della Polizia metropolitana”, si legge nell’ordinanza da lui firmata, la numero 24 del 5 ottobre, ha quindi disposto il divieto di sosta nei tre giorni nel tratto di propria competenza, ossia nel tratto di Sp 19 che va dalla chiesetta di Cantidati alla casa di riposo e fino al civico 3 di via Scorsonello, trasmettendo il provvedimento anche a Carabinieri, Città metropolitana-Settore Viabilità, Prefettura e Comune di S. Teresa. Circostanza confermataci ieri dal sindaco Nino Bartolotta, a cui è stato richiesto verbalmente di disporre solo il divieto di sosta in quel tratto. A S. Teresa, invece, di provvedimenti neanche l’ombra. Così come alla Città metropolitana, dove non è stata emanata nessuna ordinanza per la chiusura della Strada provinciale 19 nei tre giorni, come confermatoci ieri dal dirigente della III Direzione Viabilità Metropolitana, Francesco Roccaforte. Secondo il comandante della Polizia metropolitana Antonino Triolo, da noi interpellato, l’ordinanza di chiusura spettava a S. Teresa in quanto la normativa consente ai Comuni di disporre chiusure o deviazioni di tratti di strade provinciali ricadenti all’interno del perimetro urbano. Per il comandante della Polizia municipale di S. Teresa, Diego Mangiò, il provvedimento era invece di competenza della Città metropolitana. Tra una telefonata e l'altra, però, nessuno, ha firmato nulla. Venerdì pomeriggio sulla Sp 19 erano dunque pronte le transenne portate dal Comune di S. Teresa, posizionate su entrambi i lati per sbarrare la strada al traffico. La Polizia municipale santateresina si è posizionata, come nei giorni a seguire, in via Torrente Portosalvo per deviare su via Fratelli Lo Schiavo le auto che dovevano raggiungere Savoca, indirizzate poi verso la Panoramica tramite via Monsignor Celona, con transenne e cartelli di indicazione. Agli estremi del tratto chiuso per la festa erano presenti la Polizia metropolitana e la Polizia municipale di Savoca (quest'ultima nella serata di venerdì). Lungo il percorso alternativo istituito dalla Polizia municipale di S. Teresa (e perfino in un tratto di via Scorsonello in territorio di Savoca) sono stati piazzati dei segnali di divieto di sosta in base a un’ordinanza, la numero 82 del 23 luglio, firmata dal comandante Diego Mangiò: provvedimento che però è scaduto il 7 settembre, in quanto relativo alle manifestazioni estive “Estate ancora più blu” e dunque non più valido. Ieri il comandante Mangiò, alla nostra richiesta di spiegazioni, ha replicato piuttosto contrariato che a suo avviso quella sulla Sp 19 è stata solo una deviazione per la quale non era necessaria ordinanza (come invece era stato suggerito da agenti del suo Comando, ndc) e che in caso di emergenza sarebbe stato consentito il transito dei mezzi di soccorso. Sarebbe stato il minimo, anche perché ad esempio i Vigili del Fuoco, per raggiungere la parte a monte e a nord di S. Teresa così come Savoca e gli altri centri, non avrebbero avuto strade alternative. In merito all’ordinanza scaduta, il comandante dei Vigili di S. Teresa ha replicato che a secondo lui la festa della Madonna del Rosario di Cantidati sia rientrata tra le manifestazioni estive (di quale comune non si sa...ndc) e che non può firmare ordinanze ogni mattina che mette piede giù dal letto. Forse le belle giornate di questi giorni ingannano tanto da far sembrare di essere ancora in estate, però il 7 settembre è passato da un bel po’ e di ordinanze, visto che se ne emettono tante anche su richieste di privati, sarebbe stato meglio firmarne almeno una, considerato che è stata chiusa un'importante arteria provinciale.