Venerdì 18 Ottobre 2024
Chiuso definitivamente il default. Accantonati i fondi per le istanze rimaste aperte


Finisce il dissesto finanziario a Taormina: la Commissione completa il lavoro e saluta

di Andrea Rifatto | ieri | ATTUALITÀ

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I componenti dell’organismo straordinario

Ad un mese dal compimento dei tre anni di lavoro dell’Organo straordinario di liquidazione, si chiude ufficialmente il dissesto finanziario del Comune di Taormina, dichiarato dal Consiglio comunale il 22 luglio 2021. La commissione nominata dal presidente della Repubblica e insediatasi l’11 novembre 2021, composta dal presidente Lucio Catania e dai membri Tania Giallongo e Maria Di Nardo, ha infatti completato tutto il lavoro con l’approvazione delle ultime delibere, arrivata dopo l’approvazione del piano di estinzione dei debiti da parte del Ministero dell’Interno, siglata il 6 agosto e notificata un mese dopo al Comune. L’Osl ha dato il via libera al rendiconto della gestione dissestuale, all’elenco definitivo degli accantonamenti sulle istanze che non sono giunte all’accordo transattivo e all’elenco dei debiti non ammissibili alla liquidazione e ha messo la parola fine al dissesto finanziario della Perla. Lunedì prossimo i tre membri della commissione riconsegneranno le chiavi del loro ufficio al sindaco Cateno De Luca, nel corso di un incontro nella sala consiliare. Il rendiconto della gestione modifica lievemente i dati del piano di riparto: il totale della massa attiva dell’ente passa da 49.999.736 a 51.006.936 euro e le spese per la gestione della liquidazione salgono da 420.527 a 716.962 euro; la massa attiva residua passa da 49.579.208 a 50.289.973 euro, mentre il totale della massa passiva ammissibile alla liquidazione si attesta su 44.412.621 euro rispetto ai 44.256.281 euro di agosto. La differenza positiva passa così da 5.322.927 a 5.877.352 euro, un “tesoretto” che l’Organismo straordinario di liquidazione restituisce al Comune di Taormina. L’ammontare di tutti i debiti, in base alle istanze creditorie pervenute, era stato quantificato in 66.678.89 euro, cifra arrivata poi a 108.970.893 euro con 393 istanze presentate, comprese quelle tardive: questo importo ha costituito la base per l’attivazione delle proposte formulate dalla Commissione a seconda dell’anzianità del credito, con percentuali di riconoscimento del 60% (fino al 2012), 50% (dal 2017 al 2013) e 40% (dal 2018). 

Successivamente all’approvazione del piano di estinzione è stato necessario provvedere ad ulteriori accantonamenti per transazioni non definite positivamente e cassare gli accantonamenti, prudenzialmente effettuati, per i quali è subentrata l’accettazione della proposta transattiva: per 81 istanze non definite positivamente, per un importo ammesso di 9.637.358 euro, è stata quindi accantonata la somma di 5.170.884 euro, con 8.936.992 euro accantonati al 50% (4.470.518 euro) e 700.365 euro accantonati al 100%. Modificato con la versione definitiva anche il prospetto dei debiti non ammissibili alla liquidazione, passato da 1.457.468 per 37 richieste a 1.557.927 euro per 40 richieste: in questo caso spetterà al Consiglio comunale individuare i soggetti ritenuti responsabili dei debiti esclusi dalla liquidazione. Una fuoriuscita dal dissesto che si concretizza in tempi molto più rapidi di quelli attesi e di quelli che mediamente si registrano a livello nazionale, grazie alla collaborazione tra Organo straordinario di liquidazione e Amministrazione comunale.


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