Fiumedinisi, appaltate le difese spondali finanziate dalla Regione con 900mila euro
di Andrea Rifatto | 06/12/2021 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 06/12/2021 | ATTUALITÀ
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La sponsa destra è priva di protezioni
È stato firmato oggi dal Commissario di governo per il contrasto al dissesto idrogeologico il decreto di aggiudicazione delle opere di ripristino delle difese spondali del torrente Fiumedinisi, finanziate dalla Regione con 900mila euro a valere sul Patto per il Sud. Al termine delle procedure di gara iniziate il 22 novembre, il soggetto attuatore Maurizio Croce ha siglato in tempi celeri il provvedimento che individua l’affidatario dei lavori, scelto tra le 219 imprese partecipanti alla procedura, di cui una esclusa: ad aggiudicarsi l’appalto di completamento accessorio delle difese del corso d’acqua è stato il “Consorzio Stabile Aurora Scarl-Cos.It Srl” (consorziata esecutrice) con sede a Parma, che ha proposto un ribasso del 30,0512% sulla base d’asta di 626mila 254 euro, per l’importo di 443mila 455 euro, di cui 425mila 285 euro per lavori e 18mila 259 euro per oneri di sicurezza. L’obiettivo dell’intervento è prevenire il rischio di esondazione del torrente Fiumedinisi, che nasce sul Monte Poverello a 1.279 metri sul livello del mare e sfocia a Nizza di Sicilia dopo un corso di 15 chilometri, la cui asta torrentizia presenta criticità e rischi che questi lavori puntano ad eliminare in modo definitivo. Secondo il progetto esecutivo da 900mila euro redatto dall’ingegnere Antonio Farruggio, che sarà anche direttore dei lavori e coordinatore per la sicurezza, con lo studio geologico del geologo Salvo Puccio, l’intervento tende alla realizzazione di un insieme di opere di sistemazione fluviale al fine di contribuire alla difesa del suolo da rischi naturali: il centro urbano, infatti, in caso di esondazione improvvisa, non può contare che su una protezione d’argine unilaterale, a dimostrazione della fragilità del versante sul quale si interviene. Tra le cause della situazione attuale di dissesto, le modificazioni avvenute in tempi passati lungo i corsi d'acqua e che hanno alterato il letto naturale del torrente ma soprattutto l’assenza di interventi di manutenzione con un'alterazione dei delicati equilibri idrogeologici. I lavori mirano a proteggere l’abitato e a riqualificare il sito che ha un alto valore ecologico e paesaggistico. Le opere prevedono varie misure strutturali per la protezione spondale del canale e a tal fine si realizzerà la stabilizzazione dell'asta con muri di sostegno in cemento armato provvisti di adeguato drenaggio e rivestiti in pietra locale, al fine di attutirne l’impatto paesaggistico. L’intervento di completamento accessorio andrà a proteggere parte della sponda destra del torrente e precisamente nel punto più critico a rischio esondazione dal lato del centro abitato, proprio sotto la caserma dei Carabinieri. I lavori partiranno dopo l'affidamento in via definitiva siglato dal responsabile del procedimento, l’architetto Claudio Crisafulli, e dureranno nove mesi.