Fogna in spiaggia a S. Teresa, l'Amministrazione: "Non possiamo farci nulla"
di Andrea Rifatto | 06/05/2017 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 06/05/2017 | ATTUALITÀ
4049 Lettori unici
Uno sversamento in spiaggia e il laghetto alla foce dell'Agrò
Che sia estate o inverno il problema rimane lo stesso. Gli sversamenti di liquidi fognari o maleodoranti sulla spiaggia di S. Teresa di Riva continuano a rappresentare una forte criticità. Nei giorni scorsi un nuovo episodio nel quartiere Borgomarino. “Qualcuno potrebbe dirmi com’è possibile mi sono vista sgorgare la fogna che si riversa sulla sabbia con la conseguenza di una puzza spaventosa?” – si è chiesta una residente –. É assurdo che succeda una cosa del genere e che mi ritrovi costretta a dover scappare, in quanto con un bimbo di otto mesi è impensabile assistere a questo scempio. Sarà così per tutta l'estate? Devo cambiare spiaggia perché l’amministrazione non riesce a contenere un problema che riguarda ogni singolo cittadino?” L’Amministrazione del sindaco Cateno De Luca minimizza l’accaduto e parla di normali fuoriuscite dovute al verificarsi di situazioni di troppo pieno nella condotta del lungomare, dove confluiscono tutte le acque bianche e nere, che a S. Teresa scorrono miste per l’assenza di rete fognaria. Il vicesindaco Danilo Lo Giudice ha effettuato un sopralluogo nel quartiere Borgo Marino con l’Ufficio tecnico e la ditta che gestisce l’impianto di depurazione, per capire la causa dello sversamento. Si ipotizza che qualcuno abbia realizzato un allaccio abusivo nel canalone che raccoglie gli scarichi a partire da via Roma fino a raggiungere il lungomare e si stanno svolgendo accertamenti. Ma le fuoriuscite di fogna sulla spiaggia, soprattutto in caso di pioggia, continueranno e il Comune alza le mani in segno di resa: “Non possiamo farci nulla, la condotta deve pur scaricare da qualche parte in caso di troppo pieno e la spiaggia è l’unica soluzione” – spiega Lo Giudice. Dunque bisognerà farci l’abitudine. In questi giorni, inoltre, diversi cittadini hanno segnalato che alla foce del torrente Agrò si è formato un laghetto putrido, ipotizzando la presenza di liquami. Abbiamo verificato come si tratti di acqua di risalita e di acque bianche provenienti dalla parte terminale del canalone del lungomare, che ristagnano in quanto una duna di sabbia non permette di farle sfociare in mare, producendo cattivi odori e una melma marrone. Tutti fenomeni che comunque non depongono a favore dell’immagine di S. Teresa e che potrebbero risultare decisivi nel mancato ottenimento della Bandiera blu chiesta dall’Amministrazione, che viene negata a quei comuni che presentano scarichi di acque reflue sulla spiaggia e che hanno un allacciamento in fognatura minore dell’80%. Le località italiane premiate verranno rese note lunedì a Roma ma S. Teresa, a differenza di altri comuni italiani, secondo quanto dichiarato dal vicesindaco Danilo Lo Giudice non ha ricevuto nessun invito. Vorrà dire qualcosa?