Fognatura e acquedotto, S. Teresa chiede 21 milioni di finanziamenti per una rivoluzione
di Andrea Rifatto | 12/10/2022 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 12/10/2022 | ATTUALITÀ
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Amministratori e tecnici esaminano i progetti
L’occasione è forse irripetibile e un importo del genere in un solo colpo non era mai stato chiesto. Dal municipio di Santa Teresa di Riva sono partite tre richieste di finanziamento per altrettante importanti opere attese da decenni, che se finanziate potrebbero rappresentare una svolta. All’Agenzia per la Coesione Territoriale del Ministero per il Sud è stata infatti inviata la documentazione per partecipare al bando “Cis Acqua bene comune”, che ha a disposizione 4,5 miliardi di euro per interventi legati a captazione e accumulo, potabilizzazione, trasporto e distribuzione, fognature, depurazione, riutilizzo e restituzione all’ambiente della risorsa idrica e monitoraggio dei corpi idrici. L’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Danilo Lo Giudice, con il supporto dell’ingegnere Carmelo Trimarchi dello staff del primo cittadino, ha presentato tre progetti per un importo totale di 21 milioni 364mila 335 euro e spera adesso che la valutazione sia positiva per poter ottenere il “tesoretto”. L’intervento principale è il progetto definitivo generale per il completamento del sistema fognante, redatto dall’ingegnere Onofrio Crisafulli dell’Ufficio tecnico, che prevede una spesa di 18,2 milioni di euro, di cui 13 milioni 954mila 455 euro per lavori e 4 milioni 245mila 544 euro per somme a disposizione, per dotare la cittadina jonica di reti di raccolta separate per le acque bianche e nere, mai realizzate in buona parte del territorio (ad eccezione del lungomare) dove esistono solo vecchi canali di acque miste. Collegato al progetto delle rete fognaria è stato presentato un elaborato per la rifunzionalizzazione e l’efficientamento dell’impianto di depurazione, con l’adeguamento al prezziario vigente di quello già in possesso del Comune, per un importo complessivo di 1 milione 030mila euro, di cui 680mila 017 euro per lavori e 349mila 982 per somme a disposizione: l’intervento è stato progettato dallo Studio Chimico Peloritano del dottor Giuseppe Di Bella di Messina, in collaborazione con l’ing. Giuseppe Corso, e ha subìto un aumento rispetto all’ultima versione, ferma a 823mila 272 euro. Dalle rete fognaria all’acquedotto, con la terza richiesta di finanziamento per il rifacimento rete idrica esterna e dei serbatoi centro e Misserio, per una spesa prevista di 2 milioni 134mila 335 euro, di cui 1 milione 403mila 098 euro per lavori e 731mila 237 euro per somme a disposizione, secondo l’elaborato redatto dall’ingegnere Saverio Cacciola, che ha aggiornato un vecchio progetto a lui commissionato nel 2008, mentre l’Ufficio tecnico ha predisposto quello per la ristrutturazione del serbatoio di Misserio. L’Agenzia per la Coesione Territoriale esaminerà le istanze insieme a Invitalia secondo i criteri di coerenza, cantierabilità, strategicità e significatività economica dell’intervento, che stabiliva che le richieste non potevano avere importo inferiore al milione di euro. Per il settore Fognatura e depurazione vi sono a disposizione 600 milioni di euro del Ministero per la Transizione ecologica, mentre per Infrastrutture idriche 2 miliardi del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili. Adesso non resta che incrociare le dita.