Fognature intasate a S. Teresa, il Comune interviene per evitare altri sversamenti
di Andrea Rifatto | 24/06/2020 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 24/06/2020 | ATTUALITÀ
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Uno sversamento sulla spiaggia delle scorse settimane
Non sono ancora sufficienti gli interventi fin qui eseguiti dal Comune di Santa Teresa per pulire la condotta fognaria del lungomare allo scopo di evitare gli intasamenti che provocano periodicamente sversamenti di liquami e acque piovane sulla spiaggia. Un’annosa problematica che purtroppo si accentua nei mesi estivi, quando la popolazione aumenta e la rete di smaltimento può andare in sofferenza per il notevole carico a cui è sottoposta. Il Comune era già intervenuto a febbraio affidando un primo incarico alla ditta Taormina Espurghi di Letojanni, per una spesa complessiva di 20mila 892 euro, ma adesso sono stati appaltati nuovi lavori di pulizia, caricamento, trasporto e trattamento finale nei siti autorizzati (compresi gli oneri di smaltimento) dei rifiuti provenienti da due vasche a servizio delle stazioni di sollevamento reflui site sulla litoranea, che spingono i liquami fino al depuratore comunale di contrada Catalmo. L’Ufficio tecnico, secondo quanto relazionato dal responsabile del Servizio Manutenzioni Francesco Scarcella, ha infatti constatato che la ditta incaricata nei mesi scorsi ha provveduto alla pulizia della rete fognaria nel tratto compreso tra la vie Marconi e Delle Fabbriche nel quartiere Bucalo e del tratto di condotta tra le via Pozzo Lazzaro e Del Lavoro al centro, oltre a ripulire parte della stazione di sollevamento numero 4 raggiungendo la quantità preventivata di 60 tonnellate di rifiuto prelevato. Il Comune ha adesso verificato come per la quantità e tipologia di residui presenti in due delle stazioni di sollevamento, quelle di via Colapesce e via Torrente Agrò nel quartiere Barracca, zona dove ultimamente si sono registrate le maggiori criticità, sia necessario intervenire ulteriormente mediante l’utilizzo di un escavatore a risucchio coadiuvato da un autoespurgo canal jet. Così è stato affidato un nuovo appalto all’impresa Buscema Servizi Ambientali di Modica, per un costo totale di 10mila 220 euro. Interventi definiti urgenti “per evitare problemi igienico-sanitari, salvaguardare l’incolumità pubblica ed evitare danni all’Ente” scrive l’Ufficio tecnico. Il materiale depositato all’interno delle rete fognaria pregiudica infatti il regolare funzionamento degli impianti di sollevamento, con intasamento e usura delle elettropompe, e il normale deflusso dei reflui all’interno del collettore, con conseguenti possibili sversamenti di liquami dalle stazioni e dai pozzetti di ispezione. Tutto ciò si traduce poi nei fastidiosi sversamenti sull’arenile, che di conseguenza viene solcato da scie di acque bianche e nere maleodoranti, la cui salvaguardia deve invece essere prioritaria. Problemi legati anche al delicato e complesso sistema fognario esistente sul lungomare di Santa Teresa, dove confluiscono tutti i reflui del paese spinti poi dalle quattro stazioni di sollevamento per 4 km fino all’impianto di depurazione, che necessità di continua e costosa manutenzione.