Fondi per i beni storici, risorgeranno tre gioielli unici ad Antillo, Casalvecchio e Furci
di Andrea Rifatto | 10/08/2023 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 10/08/2023 | ATTUALITÀ
1798 Lettori unici
Le strutture da recuperare ad Antillo
Un antico borgo dove il tempo sembra essersi fermato, un chiesa che rappresenta la struttura più antica di tutto il paese e un museo parrocchiale che custodisce le origini del borgo. Tre siti che nel giro di alcuni anni cambieranno volto e torneranno a spendere come in passato, grazie ai fondi stanziati con decreto del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, per il recupero, il restauro, il consolidamento e la valorizzazione di beni culturali, architettonici e di culto. Nel comprensorio jonico le risorse sono state destinate a tre comuni, Antillo, Furci Siculo e Casalvecchio Siculo, per un totale di 4,8 milioni di euro sui 64 milioni complessivi, di cui 32 milioni per la Sicilia, nell’ambito della programmazione degli interventi per la conservazione, manutenzione, restauro e valorizzazione di chiese, immobili di pregio architettonico e storico a titolarità del Mit, inseriti nella programmazione 2023/2025 e presentati da enti pubblici e privati. L’intervento più ambizioso verrà realizzato ad Antillo, dove dal Ministero arrivano 3 milioni 600mila euro per il progetto di riqualificazione dell’antico borgo di contrada Ferraro e il restauro conservativo dei manufatti esistenti, redatto dall’architetto Ketty Tamà: un intervento di rigenerazione urbana, come strumento di supporto all’inclusione e al recupero del degrado sociale e ambientale, da attuare attraverso la rifunzionalizzazione di un’area prospiciente alla zona delle attrezzature sportive esistenti, dove esiste un nucleo storico di edifici e un terreno annesso, di circa 6.480 metri quadrati, che l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Davide Paratore ha individuato come area da destinare a parco urbano, destinando gli immobili esistenti a residenza per anziani (ex casa del podestà) e ostello per la gioventù, da utilizzare anche a supporto dei campi sportivi, oltre al restauro dell’antico frantoio e della “crisiola”, edificio che ospitava un’antica comunità monastica. Un nuovo progetto di comunità che l’Amministrazione intende perseguire mirando all’integrazione, alla convivenza ed alla reciproca solidarietà tra generazioni differenti e anche per affrontare la decadenza del piccolo centro urbano con un innesto progettuale vigoroso, capace di indurre flussi di redditi e nel contempo adottare prospettive resilienti, finalità già condivise tra amministrazione e popolazione in merito alle visioni da perseguire al fine di migliorare la vitalità urbana. A Furci Siculo sono stati destinati 600mila euro per il restauro della chiesa Madonna della Lettera, di competenza della Parrocchia Madonna del Rosario retta da don Massimo Briguglio, piccolo edificio religioso nel centro storico edificato nel 1819, inizialmente concepito per essere una cappella privata della famiglia nobiliare dei Castelli Villadicani, che abitavano nel palazzo accanto; altri 600mila euro sono stati destinati a Casalvecchio Siculo per il recupero del museo parrocchiale annesso alla chiesa di Sant’Onofrio Eremita, retta da padre Alessandro Malaponte, fondato negli anni Ottanta e al cui interno sono custoditi oggetti domestici, antichi attrezzi da lavoro e opere di fascino storico e artistico, come le tele della scuola di Antonello da Messina e del Caravaggio, le realizzazioni degli argentieri messinesi, libri antichi, statue e quadri.