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I Forconi non mollano: "Vedrete quello che succederà"
di Sikily News | 07/12/2013 | ATTUALITÀ
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Code ai distributori: si prevedono disagi nelle prossime ore
I Forconi non mollano, anzi rilanciano. "Lo scioperò non sarà revocato: non sarà la Sicilia a fermarsi ma l'Italia intera: da Pordenone a Pachino le categorie pronte a scendere in strada sono numerose" annuncia Mariano Ferro, leader del Movimento dei Forconi. Nonostante il fronte della protesta si sia diviso, con le sigle Aias e Forza d'Urto che hanno deciso di non aderire più alla mobilitazione dopo l'accordo raggiunto ieri alla Prefettura di Catania con i governi regionale e nazionale, in cui è stato siglato un protocollo d’intenti sulle tematiche oggetto di rivendicazione delle categorie dell’autotrasporto e relative allo sciopero programmato tra il 9 ed il 13 dicembre prossimi, il Movimento dei Forconi resta determinato sulla propria linea d'azione. Presidi in Sicilia Messina: caselli autostradali Tremestieri sulla A18 Catania: caselli di San Gregorio presidio Agrigento: rotatoria Giunone (sotto valle dei templi) Palermo: via Ernesto Basile parte alta in prossimità ponte di fronte Pagliarelli
“Quanto credete che inciderà sui vostri incassi il fatto che la protesta abbia inizio nel periodo di Natale? I vostri negozi sono ugualmente vuoti. Nessuno ha più soldi da spendere, né a dicembre né in qualsiasi altro mese dell’anno. Quindi non cambia nulla”. Ieri sera ad Avola Mariano Ferro, con un forcone in mano, si è rivolto a coloro che appaiono scettici di fronte all'iniziativa e temono che la protesta possa compromettere ancora di più la situazione di commercianti e produttori agricoli. E da ieri in Sicilia è scattata la corsa ai distributori di carburante, con lunghe code in tutta l’isola, visto che due anni fa il blocco degli autotrasportatori lasciò a secco per diversi giorni le auto dei siciliani. I Forconi allestiranno domani sera due blocchi a Palermo, all'ingresso della città e di fronte alla sede della Regione in piazza Indipendenza. Altri presidi sono previsti in tutte le province siciliane. Ieri, sempre presso la Prefettura di Catania, la conferenza interprovinciale delle Autorità di Pubblica Sicurezza ha concordato delle misure finalizzate a contenere i disagi dei cittadini e delle imprese. Diverse prefetture siciliane ma anche nel resto d’Italia hanno già emanato ordinanze che vietano l’assembramento di persone e mezzi nei punti nevralgici della rete stradale urbana ed extraurbana. Il governo nazionale è intervenuto sulla delicata questione con una nota del sottosegretario con delega all'autotrasporto Rocco Girlanda: "Ritengo sia doveroso chiarire che lunedì 9 dicembre non è un fermo del settore dell'autotrasporto – spiega Girlanda - ma solo di alcuni che aderiscono a movimenti di protesta concomitanti con altre categorie che hanno in animo forme di dissenso eclatanti a livello nazionale e che stanno assumendo in questi giorni preoccupanti toni di carattere 'rivoluzionario', dal quale si discostano tutte le maggiori associazioni dei vettori". Mariano Ferro ha spiegato che nessuno sarà obbligato ad aderire alla protesta e che non ci saranno blocchi, ma solo presidi. Anche se già da domani sera verrà bloccato l’accesso alla raffineria di Priolo. "Possono per il momento fermarci in Sicilia, ma non possono bloccare l'onda lunga della protesta in Italia, scenderemo nelle piazze, nelle strade e nelle autostrade in tante regioni - annuncia il leader dei Forconi -: rispetto al 2012 non molleremo fin quando non vedremo nero su bianco i provvedimenti del governo per risolvere una crisi che sta portando l'Italia al fallimento".
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