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Forza d'Agrò ci ritenta con il Piano regolatore: approvate le nuove direttive generali
di Andrea Rifatto | 23/12/2019 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 23/12/2019 | ATTUALITÀ
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Il Consiglio che ha approvato le direttive del Prg
Dopo tutti i tentativi falliti nei decenni scorsi, a Forza d’Agrò si riparte per tentare di approvare il Piano regolatore generale e mandare in soffitta il vecchio Programma di Fabbricazione del 1989, ampiamente scaduto nei vincoli e non adeguato alle vigenti normative e alle esigenze della popolazione, ma soprattutto dimensionato per una popolazione di 20mila abitanti, a differenza dei 1.000 attuali. Dopo l’invio di un commissario regionale in sostituzione degli organi locali, il Comune si è attivato e il Consiglio comunale ha fatto il primo passo, approvando le direttive generali redatte dal dirigente dell’Ufficio tecnico, l’architetto Sebastiano Stracuzzi, alla luce di quanto discusso durante l’incontro con cittadini e imprenditori dello scorso 5 settembre. A fare dde3a introduzione al documento la relazione ricognitoria sull’iter precedente, mai giunto a buon fine, nonostante gli incarichi affidati nel 1989 agli architetti Sergio Zappia, Elena La Spada e Silvio Tommasini, il cui lavoro si arrestò nel 2007 per il mancato aggiornamento di alcuni elaborati da parte del Comune. In mezzo uno schema di massima approvato dal Consiglionel 1994 e poi diversi rinvii nel 1999, 2000 e 2003. La delibera con le nuove direttive è stata approvata adesso con sette voti favorevoli dei consiglieri di maggioranza, mentre i tre di opposizione si sono astenuti “perché attendiamo lo schema di massima per avere maggiori dettagli sui vincoli, sulle aree edificabili e per servizi – hanno detto in aula – per adesso sono linee troppo generiche”. Adesso il Comune dovrà trovare le risorse per affidare gli incarichi per la redazione del Prg e nelle settimane scorse la Giunta del sindaco Bruno Miliadò ha stanziato 6mila euro per uno dei primi documenti necessari, lo studio agricolo-forestale. Le nuove direttive prevedono particolare attenzione per il centro storico e le opere monumentali esistenti, con una nuova perimetrazione; la previsione di vie di fuga sulle piste sterrate esistenti (strade Murazzo-Vignale e Forza d’Agrò-Scifì); aree parcheggio e verde attrezzato nel centro e nella frazione Scifì; aree omogenee edificabili di completamento del centro urbano; riqualificazione della zona a mare di Fondaco Parrino mediante la previsione di adeguati impianti a diretta fruizione del mare, aree parcheggio e verde attrezzato; rivisitazione dele aree omogenne di espansione residenziale e turistico-ricettive previste del PdF, con riduzione del lotto minimo edificabile; rivisitazione delle aree destinare a servizi; particolare attenzione ai vincoli idrogeologici, in attesa dell’aggiornamento del Pai. Prima delle direttive del Prg il Consiglio comunale di Forza d’Agrò ha approvato il progetto di completamento della lottizzazione di contrada Palmentello, avviata nel 1982, atto che secondo l’Ufficio tecnico non va ad incidere sul redigendo Prg dal punto di vista urbanistico perché non prevede nuovi volumi e dalla maggioranza il consigliere Maurizio Brunetto ha chiesto che i privati provvedano al più presto a consegnare al Comune le opere di urbanizzazione, passaggio finora mai formalizzato. La delibera ha incassato sei voti favorevoli dalla maggioranza (assente il capogruppo Emanuele Di Cara), mentre la minoranza, che aveva chiesto il rinvio dell’argomento mostrando perplessità, si espressa con due voti contrari (Melina Gentile e Giulietta Verzino) e un astenuto (Federico Lombardo), facendo presente con le due consigliere che a breve i privati potrebbero presentare un nuovo progetto in variante per edificare su due lotti in zona P4 del Pai (ad elevato rischio idrogeologico) e dunque si dovrà tornare a discuterne della questione.