Forza d'Agrò dà l'ultimo saluto a Nicolò: "Continuerà a sorridere dal cielo"
di Andrea Rifatto | 24/04/2019 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 24/04/2019 | ATTUALITÀ
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L'uscita della bara dalla chiesa
Forza d’Agrò si è fermato nel silenzio ieri pomeriggio per dare l’ultimo saluto a Nicolò Savoca, il bimbo di quattro anni morto sabato 13, dopo un ricovero d’urgenza al Policlinico di Messina, per cause ancora da chiarire. Una moltitudine di cittadini, parenti, amici e conoscenti della famiglia ha gremito la chiesa madre di Maria Santissima Annunziata e Assunta, dove ai piedi dell’altare è stata posata la piccola bara bianca per officiare il rito funebre prima dell’ultimo viaggio di Nicolò, strappato troppo presto alla vita. Un dolore incolmabile quello di mamma Adriana, dei nonni, degli zii, dei cugini e di tutti i parenti, ancora increduli per quanto accaduto al loro angioletto, volato in cielo ma sempre nella memoria e nel cuore di chi lo ha amato. “Siamo tutti molto scossi, ci poniamo molti perché ma il Signore soffre e piange con noi, ci è vicino e ci compatisce – ha detto nell’omelia il parroco di Forza d’Agrò, padre Luciano Zampetti – e questo dà conforto ai nostri cuori. Le braccia dell’amore misericordioso di Dio si sono sostituite a quelle della mamma, nessun tormento lo toccherà e Nicolò continua a sorridere e pregare per noi nel cielo”. In prima fila, accanto ai familiari, anche il sindaco Fabio Di Cara, che ieri ha proclamato il lutto cittadino chiedendo alla comunità di fermarsi durante le esequie in segno di rispetto e raccoglimento. Tutte le manifestazioni pubbliche, compresi i comizi elettorali, sono state sospese e sono state esposte le bandiere a mezz’asta sugli edifici pubblici. All’uscita dalla chiesa madre, in un pomeriggio di silenzio rotto solo dal pianto, il piccolo feretro è stato alzato in aria e sono volati in cielo dei palloncini bianchi lanciati dai bambini, per dare l’ultima carezza a Nicolò Savoca, accompagnata da un applauso. Il corteo si è mosso a piedi fino a via San Francesco e poi in auto, scortato dalla Polizia municipale di Forza d’Agrò, ha raggiunto il cimitero di S. Alessio per la tumulazione. Una morte che ha lasciato senza parole due comunità, quella forzese e la vicina cittadina del Capo, luogo d’origine della famiglia e dove vivono i nonni e altri parenti del bimbo, e per la quale si attendono risposte dalla magistratura, che dopo la denuncia sporta in Procura ha fatto eseguire l’autopsia sulla salma, i cui risultati permetteranno di capire perché il piccolo Nicolò, con problemi di salute sin dalla nascita, sia volato in cielo quella maledetta notte.