Giovedì 31 Ottobre 2024
Intitolazione per Giuseppe Guarnera, arrestato e condannato per mazzette


Forza d’Agrò, dedicata una via al discusso ex sindaco: "Praticava una corruzione genuina"

di Andrea Rifatto | 23/01/2021 | ATTUALITÀ

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L'ex sindaco Giuseppe Guarnera e Forza d'Agrò

La sua è stata la sindacatura più lunga di Forza d’Agrò, ben 23 anni alla guida del paese, rimasta impressa nei ricordi dei forzesi (e non solo) per tanti motivi. Adesso l’Amministrazione comunale ha deciso di intitolargli una strada per riconoscere “la capacità politica, la disponibilità con tutti i cittadini e tutte le opere che ha fatto, portando benessere”. Non passa di certo inosservata la decisione del sindaco Bruno Miliadò di dedicare la via Del Tramonto all’ex primo cittadino Carmelo Giuseppe Guarnera, in carica dal 1952 al 1960 e poi dal 1978 al 1993, avallata dal Consiglio con i voti favorevoli della maggioranza (astenuto il consigliere Maurizio Brunetto, nipote di Guarnera) mentre la minoranza ha abbandonato l’aula dopo la bocciatura della proposta di anticipare la votazione dell’intitolazione di piazza Largo Piano a don Domenico Di Natale, parroco di Forza d’Agrò dal 1989 al 2002, poi votata favorevolmente dalla maggioranza: la piazza avrà però una doppia intitolazione, in quanto è stato deciso di mantenere anche quella attuale. Al termine della votazione il sindaco Miliadò ha proposto un applauso per l’ex sindaco e l'ex parroco.

Una figura piuttosto discussa quella di Giuseppe Guarnera, conosciuto con l'appellativo di "cavaliere", esponente del Partito socialista italiano e padrino politico dell’attuale sindaco, che ne ha raccolto l’eredità. Alla delibera di intitolazione è allegata una lunga biografia, firmata dal vigile urbano Carmelo Nicita, appassionato di storia locale, che ricorda le numerose opere realizzate in paese (condita da parecchi errori e inesattezze, visto che si cita anche la frazione di Sant'Alessio Etneo nel 1946, che non aveva questa denominazione) ma dal contenuto spesso alquanto bizzarro, come quando si racconta che Guarnera, morto nel 1999, “sapeva come ispirare politici, onorevoli e ministri, i quali non sapevano dirgli di no, anzi lo accoglievano e lui, con la sua schietta furbizia, li viziava con prodotti della terra, formaggi, prodotti tipici, carne”, perchè “come diceva il Cavaliere ‘a mani vuote si va, a mani vuote si torna’ e lui non andava mai da nessuna parte a mani vuote, il cofano della macchina comunale era sempre pieno di ogni cosa e a Palermo ogni porta si apriva per lui, le carte scorrevano da un ufficio all’altro grazie alle sue spintarelle gastronomiche che ingentilivano onorevoli, dirigenti e impiegati. Una sorta di corruzione genuina e schietta che però portava i suoi frutti”.

Nessun cenno viene fatto dal “biografo” comunale alle numerose vicende giudiziarie che travolsero l’ex sindaco, arrestato nell’aprile 1993 per concussione (il primo sindaco della provincia ad essere arrestato per una vicenda di tangenti e il più anziano d’Italia, ad 82 anni, a finire nelle maglie della giustizia) e condannato nel 1997 a quattro anni e mezzo di reclusione per aver obbligato un imprenditore messinese, Gaetano Cacciola, a pagare 10 milioni e mezzo di lire per assicurarsi l’invito alle gare d’appalto, mentre nel 1999 è arrivata una condanna a un milione di lire di multa per diffamazione contro quattro avversari politici, Fiorino Chillemi, Giuseppe Miuccio, Pietro Muscolino e Giuseppe Palella, definiti in un’intervista radiofonica del 1991 “quattro forsennati, dicono tante bestialità”. Tra i consiglieri che oggi hanno votato l’intitolazione c’è anche il figlio di Chillemi, Giorgio. L’operato da sindaco di Giuseppe Guarnera finì anche al centro di interpellanze parlamentari all’Ars per chiederne la destituzione e nel 1993, dopo l’arresto, il Comune venne commissariato un mese prima delle nuove elezioni, alle quali Guarnera non si ripresentò. Adesso l’ultima parola sull’intitolazione spetta alla Prefettura di Messina.


COMMENTI

Max | il 23/01/2021 alle 09:24:04

Non posso che fare i complimenti all'attuale amministrazione. Evidentemente per essere onorati e ricordati in questo comune bisogna essere quantomeno dei pregiudicati!!!!!

Filippo Brianni | il 23/01/2021 alle 11:19:56

Tipico esempio di Sindrome di Stoccolma ??. Scelta coerente con i "valori" cui si ispira ampia parte della comunità oltre che l'amministrazione, o con la sua mancanza di coraggio di esprimere le proprie idee, visto il tanto silenzio... Nel mio piccolissimo, massimo rispetto umano per la persona, rispetto e grande stima per i familiari, alcuni dei quali senz'altro ammirevoli anche nel volontariato, ma quel modo di fare politica e di amministrare - espresso in maniera spudorata, per quanto parziale, persino nella relazione cui sei consiglieri hanno avuto la temerarietà di dire si e gli altri tre non hanno avuto il coragigo di dire no - non lo condivido.

fahrenheit | il 23/01/2021 alle 17:19:50

Spero che il Prefetto intervenga impedendo l’attuazione del provvedimento …. e mi auguro che i Forzesi si oppongano con forza a tale decisione

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