Giovedì 21 Novembre 2024
Sovrastano il paese dal 2008, ma diffide e ordinanze finora non sono servite a nulla


Forza d'Agrò, gru mai rimosse e pericolose: il Comune chiede aiuto alla Protezione civile

di Andrea Rifatto | 13/01/2024 | ATTUALITÀ

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Le due gru installate nel 2008 e mai rimosse

Da soli non possiamo farcela, la Regione ci dia un aiuto. È in sintesi il contenuto della lettera che il sindaco di Forza d’Agrò, Bruno Miliadò e il responsabile dell’Ufficio tecnico, Salvatore Lombardo, hanno inviato alla Protezione civile regionale chiedendo sostegno per la rimozione delle due gru da cantiere situate a ridosso del castello normanno, che sovrastano il centro storico dal 2008 per lavori di restauro e di risanamento conservativo di un agglomerato di case in vicolo Quartarello. Da anni i cittadini chiedono che vengono rimosse e le diffide e le ordinanze fatte dal Comune nei confronti delle società installatrici e dei proprietari dei terreni non sono servite a nulla. “Da indagini di mercato svolte dall'Ufficio tecnico - scrivono Miliadò e Lombardo - sembrerebbe che la somma necessaria per la rimozione delle gru, a causa della loro posizione, sia alquanto onerosa e si aggirerebbe intorno a 100mila euro. L'Ufficio è in attesa di preventivo dei costi da sostenere da parte di ditte altamente specializzate e il Comune attualmente non è in condizione di intervenire in quanto le proprie casse comunali giacciono in precarie condizioni (l'Ente è strutturalmente deficitario) ed inoltre il bilancio annuale non e stato ancora approvato, circostanza che limita ancor di più la capacità di spesa”. Dunque “in considerazione dell'impellente urgenza di intervenire al fine di eliminare il potenziale pericolo di pubblica incolumità rappresentato dalle gru”, il Comune chiede alla Protezione civile “un supporto economico al fine di poter attuare l'intervento e quindi ripristinare le ottimali condizioni di sicurezza per la cittadinanza, evidenziando che successivamente al ripristino si procederà in danno nei confronti dei responsabili al fine del recupero delle somme che saranno poi restituite al Dipartimento”. 

La vicenda è finita pure sui tavoli della giustizia amministrativa, visto che lo scorso marzo il Cga di Palermo ha condannato il Comune ad adottare, nel termine di 90 giorni, tutti i provvedimenti necessari a dare esecuzione all’ordinanza-ingiunzione del febbraio 2021, con la quale l’ente ha ordinato la rimozione delle due gru entro 90 giorni, precisando che in caso di inottemperanza si sarebbe proceduto d’ufficio. E non avendo il Comune adottato alcun provvedimento, lo scorso ottobre è stato notificato un altro ricorso con il quale si chiede al Cga di nominare un commissario ad acta che dia esecuzione alla sentenza. Nella lettera sindaco e responsabile dell’Ufficio tecnico ricordano come “già dal 2016 numerose sono state le sollecitazioni e le diffide inviate dai cittadini in cui si mette in evidenza la possibilità che si verifichino crolli e/o altri pericoli per la pubblica e privata incolumità, soprattutto nelle giornate di vento, durante le quali entrambe le gru si muovano pericolosamente in totale assenza di qualsivoglia sistema di sicurezza” e che “già negli anni passati si è verificato il crollo di una delle gru, la quale ha cagionato danni di carattere materiale e solo per mera fortuna non vi sono stati danni alle persone”. Inoltre “le vie del borgo medioevale interessato dalla presenza delle gru sono quotidianamente transitate dai cittadini e soprattutto dai numerosi turisti e visitatori con un costante e persistente pericolo per la sicurezza urbana pubblica e privata incolumità ed inoltre la presenza delle gru danneggia il decoro e la pulizia dell'ambiente, essendo le stesse visibili anche dall'intera vallata dell'agrò e di certo deturpano il paesaggio, nonché la skyline del borgo medievale e del castello normanno”.


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