Forza d'Agrò, il sindaco attacca l'Ato rifiuti: "Costi aumentati e servizi non resi"
di Andrea Rifatto | 30/03/2018 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 30/03/2018 | ATTUALITÀ
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Il sindaco Fabio Di Cara
Dura protesta del sindaco Fabio Di Cara contro l’Ato Me4 per il Piano economico-finanziario 2018 del servizio di raccolta-smaltimento dei rifiuti e lo spazzamento stradale, arrivato al Comune nei giorni scorsi, in particolare in merito a costi aumentati a carico dei cittadini a cui non corrisponderebbe l’effettivo espletamento dei servizi previsti per il paese. Le lamentele sono state messe nero su banco in una lettera inviata alla società in liquidazione, all’Assessorato regionale ai Rifiuti, al prefetto, alla Procura, alla Corte dei conti e agli altri sindaci, affinché vigilino e intervengano ognuno per le proprie competenze. “La relazione sul Piano economico finanziario, risulta essere un documento alquanto “striminzito” considerato che la società Ato Me4 in liquidazione, avrebbe dovuto relazionare in maniera alquanto dettagliata le vicende economiche e finanziarie dell’ultimo anno e l’avvio degli Aro per alcuni centri e la diminuzione di circa 10 Comuni nella gestione dei rifiuti è fatto di peculiare rilievo che di certo incide in maniera sostanziale e non può essere liquidato in poche scarne righe, che more solito non mettono in chiaro nulla della gestione commissariale dell’Ato – esordisce Di Cara - ma ormai la gestione commissariale lascia insoluti moltissimi interrogativi, e quindi non ci si meraviglia certamente dell’esiguità delle spiegazioni che vengono date ai Comuni, che contrariamente a quanto credono codesti Uffici, rimangono i titolari delle quote e quindi, nel gergo commerciali, i proprietari dell’Ato Me4, trattandosi di Spa” Il sindaco evidenzia come nella richiamata relazione vengono indicati i costi di gestione sia per la raccolta differenziata sia per la raccolta indifferenziata, che rispetto allo scorso esercizio finanziario passano in totale per tutti i comuni da 6,4 milioni di euro a 5,2, con un risparmio di 1,2 milioni. “Non vi è alcun risparmio anzi un aumento, in quanto se si considera che a fronte dei 32 comuni si è passati a 22, non si comprende quale sia stato il risparmio – sostiene Di Cara – contrariamente si è di fronte all’ennesimo tentativo di ‘buttare fumo negli occhi’ dei soci Ato, mascherando le gravi inefficienze della gestione commissariale. La relazione riferisce che i costi del progetto ‘Working and clean’ verranno stornati con successive note di credito, a seguito della fruizione del servizio. Tale affermazione non risponde al vero – prosegue il primo cittadino forzese – in quanto l’Ato Me4 non ha mai stornato tali importi sinora sostenuti dai singoli Comuni: basti pensare che solo il Comune di Forza d’Agrò deve ancora ottenere note di credito per un importo superiore a 60mila euro. Tale fatto viene taciuto e omesso dal commissario straordinario, il quale sa solo inviare note nei confronti dei sindaci e degli amministratori, notiziando la Procura della Repubblica. Continue sono le segnalazioni di anomalia nello svolgimento dei servizi, ma cadono nel vuoto in quanto mai alcun riscontro si è avuto circa l’anomalo modo di gestione del personale, e soprattutto circa il mancato espletamento del servizio da parte dei dipendenti Ato.In numerosi contenzioni l’Ato Me4 è stato condannato al pagamento delle spese legali nei confronti dei Comuni, fra cui anche Forza d’Agrò. E a tal proposito ad oggi risultano vane e non riscontrate le continue richieste di ottenere almeno le note di credito circa tali somme”. I costi per Forza d’Agrò. “A fronte dei ventilati (e falsi) risparmi, il Piano comporta per Forza d’Agrò l’ennesimo e puntale aumento dei costi per il servizio – scrive Di Cara – infatti a fronte di 262mila 697 euro previsti per l’anno 2017 si è passati ad una previsione di 282mila 367, ossia un aumento di circa 20mila euro. Scende il numero dei Comuni, scende il numero del personale, ma i costi aumentano: questo è l’unico risultato di una gestione commissariale”. Il sindaco rileva poi gravi incogruenze riguardo i costi della raccolta differenziata: “Il prospetto prevede 10mila 382 euro quale costo di raccolta differenziata oltre 7mila 832 di trattamento e riciclo ma Forza d’Agrò effettua con costo a proprio carico il servizio di raccolta differenziata (plastica, vetro e cartone) con personale e mezzi propri, pertanto non è un costo che può essere pagato all’Ato. Tale voce inserita nel Pef è priva di fondamento, non è dovuto e come tale tende a falsare la bontà del documento finanziario. Peraltro, il costo di trattamento e riciclo è scorporato dal costo di raccolta che l’Ato non svolge in alcun modo per il comune di Forza d’Agrò. Peraltro da oltre tre anni chiediamo l’avvio della raccolta differenziata anche per la frazione umida, e il commissario straordinario, contravvenendo tutte le norme di legge e le disposizioni regionali, si rifiuta di avviare il servizio per Forza d’Agrò come se fosse una sua prerogativa ed una sua discrezione”. Le richieste agli enti. All’Assessorato Energia e Servizi di Pubblica Utilità di vigilare sull’operato e sulle deliberazioni della società Ato Me4 ed in particolare sull’operato del commissario straordinario. Al prefetto di attenzionare le modalità di svolgimento del servizio pubblico di raccolta e smaltimento dei rifiuti nelle aree in cui interviene la società e l’operato del Commissario Straordinario; alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Messina di valutare la sussistenza di fatti costituenti possibili reati; alla Corte dei Conti al fine di valutare la possibilità di eventuali danni di carattere erariale, ascrivibili a fatti ed inadempienze dell’Ato Me4, piuttosto che dei già bistrattati Comuni siciliani; ai colleghi sindaci dell’Ato Me4 di non avallare in sede di assemblea l’operato di tale gestione commissariale al fine di evitare la sussistenza di eventuali responsabilità (civili, amministrative e penali) che con voto assembleare diventano responsabilità diretta dei sindaci soci.